L’Uic in sit-in davanti alle Prefetture

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Dall’8 all’11 dicembre la raccolta fondi dell’associazione per finanziare progetti di ricerca e assistenza su leucemia, linfomi e mieloma. 800mila piante saranno offerte da decine di migliaia di volontari in 4mila piazze italiane.

ROMA – Finanziare progetti di ricerca sulle malattie del sangue e migliorare le cure offerte alle persone che ne soffrono: è questo l’obiettivo della raccolta fondi promossa dall’Ail (Associazione italiana contro le leucemie), che dall’8 all’11 dicembre offrirà in 4.000 piazze italiane le proprie Stelle di Natale. Complessivamente, 800.000 piante, che decine di migliaia di volontari offriranno per un contributo minimo di 12 euro, a chi vorrà far propria questa causa. La manifestazione, che quest’anno giunge alla XXIII edizione, ha permesso in questi anni di raccogliere fondi destinati al finanziamento di progetti di ricerca e assistenza di alto valore scientifico e sociale e ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro le malattie del sangue. "L’iniziativa – spiegano gli organizzatori – rappresenta una preziosa occasione per ricordare che c’è ancora bisogno del sostegno di tutti per raggiungere l’obiettivo più importante: rendere leucemie, linfomi e mieloma sempre più guaribili". I fondi raccolti verranno impiegati innanzitutto per finanziare la ricerca scientifica nel campo delle leucemie, dei linfomi e del mieloma e, in particolare, per sostenere il gruppo (Gruppo italiano malattie ematologiche dell’adulto), a cui fanno capo 150 centri di ematologia presenti su tutto il territorio nazionale. Il Gruppo lavora con l’obiettivo di identificare e diffondere i migliori standard diagnostici e terapeutici, per le malattie ematologiche, al fine di garantire lo stesso tipo di trattamento per i pazienti in tutta Italia. Al tempo stesso, i fondi saranno utilizzati per migliorare la qualità delle cure, sostenere il servizio di assistenza domiciliare ai pazienti ematologici di tutte le età (l’Ail finanzia già 40 servizi di assistenza domiciliare) e continuare nella realizzazione di "Case Ail", strutture residenziali nei pressi dei maggiori centri di terapia , che permettano ai pazienti che risiedono lontano di affrontare i lunghi periodi di cura assistiti dai familiari: attualmente grazie all’impegno dell’Ail sono 32 le città italiane che ospitano questo servizio.

Per maggiori informazioni: www.ail.it

Fonte: SuperAbile.it

07/12/2011