Concluso il primo corso pilota in Veneto rivolto agli studenti degli istituti scolastici per geometri della provincia. Lo organizza "RibaltaMente", associazione fondata da architetti. La vicepresidente Benetollo: "È il miglior terreno per seminare".
TREVISO – L’accessibilità diventa materia scolastica. succede a Treviso, dove si è concluso con successo lo scorso lunedì il primo corso base sulla "Progettazione per l’accessibilità ad una utenza globale" all’istituto tecnico statale per geometri "A. Palladio". È il primo dei sei istituti scolastici per geometri della provincia che – esperienza pilota in Veneto – hanno usufruito di un corso gratuito di progettazione per l’accessibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche. Il corso fornisce agli studenti le informazioni necessarie per comprendere le esigenze delle persone con disabilità temporanee o permanenti. L’iniziativa è a cura dell’associazione "RibaltaMente", fondata dagli architetti Massimo Piani, Simonetta Benetollo, Paola Minati e Lionella Piva, con il contributo di Anglat (associazione specializzata nella mobilità delle persone con disabilità). In qualità di docenti si sono alternati alla lavagna referenti delle Ulss, membri di associazioni specializzate e alcuni componenti della squadra di pallacanestro della Polisportiva disabili della Marca trevigiana, militante nel campionato nazionale serie A/2. "Con un approccio didattico multidisciplinare si pongono le basi di una ‘cultura progettuale’ all’altezza delle necessità – commenta Simonetta Benetollo, vicepresidente di RibaltaMente -, chiesta e ribadita in sede comunitaria e internazionale per modificare l’ambiente secondo i criteri del design for all e dell’universal design". Entro il 19 dicembre altri due istituti concluderanno il corso, a Castelfranco Veneto e a Pieve di Soligo, mentre a inizio 2012 inizieranno le lezioni in altri tre istituti di Montebelluna, Oderzo e Vittorio Veneto. L’obiettivo dell’associazione è però di espandere il progetto nel territorio, rivolgendosi anche a istituti di diverso indirizzo. "Proprio a scuola già dall’infanzia inizia la formazione delle persone che poi vivranno lo spazio urbano – aggiunge Benetollo -: questo è il miglior terreno per seminare la cultura del bene pubblico fruibile sempre e da tutti, disponibile alla collettività in un quadro normativo, in particolare emanato dalla regione Veneto, in continua evoluzione". RibaltaMente sottolinea anche la necessità di "riappropriarsi dello spazio urbano, spesso precluso da interventi errati che aggiungono ulteriori barriere a quelle architettoniche e culturali, che per una fascia crescente di cittadini costituiscono motivo di discriminazioni non più giustificabili".
di Giorgia Gay
Fonte: SuperAbile.it
09/12/2011