SONDRIO. Gli ordini degli architetti e degli ingegneri puntano alla sensibilizzazione per una cultura dell’accessibilità . A tale fine si è svolto il corso «Cultura e progetto dell’accessibilità » che si concluderà sabato 17 dicembre con un convegno dal titolo «Città aperta: comunità e accessibilità». La giornata servirà a racchiudere gli obiettivi del corso stesso e si articolerà in quattro relazioni tematiche tenute rispettivamente da Aldo Bonomi , sociologo e direttore del consorzio Aaster, Aldo Cibic , architetto designer, Marco Mareggi , docente del Politecnico di Milano, Massimo Bevilacqua , presidente Sol.Co, Massimo Pinciroli , direttore Lavops. «Abbiamo cercato di coinvolgere anche figure non legate all’ambito della progettazione – ha spiegato il presidente dell’ordine degli architetti, Giuseppe Sgrò – in modo tale da affrontare i temi proposti sotto diversi aspetti». Linea di principio ben esemplificata dalla multidisciplinarietà degli interventi in programma per la giornata conclusiva, elemento che peraltro ha caratterizzato tutta la durata del corso. Un corso molto ben strutturato, durante il quale non ci sono state ripetizioni dei docenti.«La tavola rotonda del 17 dicembre – ha detto Luca Gadola , coordinatore della Commissione urbanistica e territorio dell’Ordine degli ingegneri – servirà a sensibilizzare la società civile e a dimostrare l’apertura degli ordini alla società ». Ha sottolineato Enrico Moratti , presidente dell’Ordine degli ingegneri: «Il corso e il convegno non sono iniziative isolate, ma fanno parte di un percorso professionale e culturale da tempo intrapreso dagli ordini». L’obiettivo non è dunque solamente formare il personale tecnico ma soprattutto sensibilizzare la società sul tema per creare una cultura attenta all’accessibilità , dal momento che, come ha sottolineato Walter Fumasoni , presidente della Onlus Tecnici senza barriere, la normativa al riguardo è in vigore dal 1989.Parallelamente al progetto del corso, Solco e Lavops hanno promosso un concorso dal titolo «Tuttidappertutto» rivolto ai giovani tra i 15 e i 30 anni che mira a raccogliere le loro proposte artistiche di vario tipo sul tema. Purtroppo il bando ha registrato una scarsa partecipazione, cosa che è servita a sottolineare l’urgenza di un’opera di sensibilizzazione.
Fonte: Giornale di Sondrio
12/12/2011