LIVORNO – Parte da Livorno la protesta dei genitori di ragazzi disabili. Una protesta che, grazie al consigliere Lamberto Giannini arriva anche in consiglio comunale ed è legata al fatto che il governo Monti ha bloccato la possibilità, per i genitori con figli affetti da grave disabilità, di ottenere il prepensionamento.
A rendersi conto per primo di questo cambiamento è stato il padre di un ragazzo disabile di Rosignano, legato all’associazione Haccompagnami. «Da almeno tre ani – spiega Barbara Rossi, dell’associazione – esisteva un decreto legge che permetteva a noi genitori di ragazzi disabili di andare in pensione alcuni anni prima, ovviamente con meno contributi. Questo perché il nostro impegno a curare i figli veniva considerata un’attività usurante».
Il governo Monti ha tagliato questa possibilità, generando il panico in quelle famiglie che ogni giorno si trovano a gestire, con cura e passione, figli disabili. «Eravamo convinti – spiega Rossi – che si trattasse di un diritto acquisito. I genitori che hanno ragazzi con grave handicap si trovano a sostenere, oltre che gli impegni del lavoro, anche tempi di vita particolarmente pesanti legati alla famiglia all’interno della quale è presente un disabile».
Secondo le famiglie dell’associazione Haccompagnami riconoscere la “pesantezza” di queste situazioni , dando ai genitori la possibilità di ottenere un prepensionamento, era un traguardo ormai raggiunto. «Invece no – spiega Rossi – perché nel decreto Salva Italia non si riscontra alcuna deroga a favore dei genitori con figli con handicap grave. Siamo stanchi di combattere per ottenere quelli che sono diritti nostri e dei nostri filgi, ma anche questa volta lotteremo».
Le famiglie di Haccompagnami hanno preparato un documento indirizzato a parlamentari e ministri, in cui, in poche righe, spiegano la necessità di tornare a prevedere possibilità di pensionamenti anticipati per chi ha figli con disabilità grave. Poi lo hanno sottoposto al consiglio comunale di Rosignano (dove ha sede l’associazione), ottenendo l’appoggio del Comune. Da qui l’idea di ampliare la protesta, copinvoglendo i consigli comunali di tutta Italia. Intanto la lettera è arrivata sul tavolo di Lamberto Giannini (capogruppo Sel in consiglio comunale), che ha deciso di prendere a cuore la vicenda. Giannini ha quindi impegnato il Comune di farsi promotore presso l’Anci e il governo affinché si decida di modificare il decreto e consentire una deroga per quanto riguarda i pensionameti di persone con figli affetti da grave handicap.
Ma la battaglia di Haccompagnami non termina qui. «Visto che si tratta di un problema che riguarda tutta l’Italia – termina Rossi – e del quale magari tanti genitori che hanno ragazzi disabili non si sono resi conto, l’idea è quella di coinvolgere tutti i Comuni del paese, provando a sottoporre il documemento che abbiamo inviato a parlamentari e ministri a tutti i consigli comunali, in modo che sensibilizzino il governo su questa vicenda».(a.c.)
Fonte: il Tirreno – 22 gennaio 2012