Arriva il via libera all’adozione del contrassegno europeo per la sosta dei veicoli al servizio degli invalidi e la soppressione reale della targa ripetitrice dei rimorchi. Ma anche la definizione delle nuove formalità da espletare quando i veicoli sono utilizzati da soggetti diversi dagli intestatari per un periodo superiore a trenta giorni. Sono queste le interessanti novità contenute in due distinti schemi di dpr che saranno esaminati oggi dal Consiglio dei ministri. Le norme contenute negli schemi normativi costituiscono attuazione delle disposizioni introdotte dalla legge di riforma stradale n. 120/2010.
Con un primo dpr verrà disciplinato il modello di permesso invalidi europeo. Il contrassegno comunitario è già stato adottato da tempo da molti stati dell’unione europea. Sul modello di colore azzurro chiaro, con il simbolo bianco della sedia a rotelle su fondo azzurro scuro, saranno trascritti e apposti la data di scadenza, il numero di serie e il nome e il timbro dell’autorità nazionale che rilascia il contrassegno e nella parte retrostante, non visibile, il nominativo e la fotografia del soggetto autorizzato. Il titolare può fruire delle facilitazioni di sosta in tutti gli stati membri dell’unione europea che hanno aderito alla raccomandazione, comunque con l’obbligo di rispettare le specifiche disposizioni di ogni singolo Paese. L’Italia non ha finora dato seguito alla raccomandazione 98/376/Ce. Tuttavia, grazie alla riforma stradale del 2010, si sono poste le basi per adottare il contrassegno uniforme europeo per la sosta dei disabili. Infatti, l’art. 58 della legge n. 120 del 29 luglio 2010 ha modificato l’art. 74 del decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), sopprimendo il divieto di usare diciture o simboli, dai quali si può desumere la speciale natura dell’autorizzazione per effetto della sola visione del contrassegno.
Queste nuove disposizioni, in vigore dal 13 agosto 2010, hanno eliminato gli ostacoli normativi all’adozione in Italia del contrassegno europeo per invalidi. Restava da compiere però un ultimo passo, ovvero l’emanazione di un decreto del presidente della repubblica, che, modificando l’art. 381 del regolamento di esecuzione e attuazione del codice della strada, recepisca la raccomandazione 98/376/Ce.
Il testo all’esame del governo, oltre a introdurre nell’ordinamento interno il contrassegno invalidi comunitario, che dovrà essere esposto nella parte anteriore del veicolo, prevede altre importanti novità per i veicoli al servizio di persone invalide. Infatti, le modifiche dell’art. 381 prevedono anche che il comune possa stabilire la gratuità della sosta per i disabili nei parcheggi a pagamento nel caso in cui gli appositi spazi riservati siano già occupati o indisponibili. Viene poi modificata la segnaletica stradale, per conformarla al simbolo previsto dalla raccomandazione 98/376/Ce. Entro tre anni dall’entrata in vigore del dpr i vecchi modelli di contrassegno invalidi dovranno essere sostituiti dal nuovo contrassegno salvo che i comuni stabiliscano un periodo inferiore a tre anni. Durante il periodo transitorio i permessi invalidi già rilasciati resteranno validi. […]
fonte: italiaoggi.it – m.a/r.f
30/05/2012