Diffida al provveditore e ai dirigenti in difesa dei diritti degli alunni disabili’

Diffida al provveditore e ai dirigenti in difesa dei diritti degli alunni disabili’

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ROMA – Una spesa media annua di 1.152 euro, di cui 230 euro legati ai consumi “sanitari”. A tanto ammonta la bolletta energetica che una famiglia costretta ad utilizzare apparecchiature elettromedicali sopporta. In pratica, più del doppio di una famiglia tipo. Solo una minima parte è coperta dal bonus sociale elettricità (155 euro), e per scarsa informazione, il 16% degli aventi diritto non accede neanche a tale bonus.

Questi tra i principali dati emersi dall’indagine pilota sulla ‘fuel poverty’ in Italia, presentata al Senato da da Cittadinanzattiva, in collaborazione con la rete CnAMC (Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici) e con il sostegno di Acquirente Unico. La “povertà energetica” rappresenta un fenomeno recente ma in continua crescita, anche a causa dell’incremento dei costi dell’energia per le utenze domestiche e della crisi economica.
“Si stima che circa 300.000 persone – ha detto il Segretario generale di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso – sono attualmente escluse da questa forma di sostegno. E questa bolletta energetica di oltre 1.150 euro va a sommarsi ad una serie di costi privati che molte persone invalide e con patologia cronica sono costrette a sostenere, dalla badante ai farmaci non rimborsati, a presidi ed ausili non garantiti dal Ssn e altro, per un totale di oltre 16mila euro annui. Per tutta risposta, il fondo per l’autosufficienza è stato azzerato, e i bonus sociali elettricità sono di importo ridicolo né vengono adeguati o estesi. Chiediamo alle forze politiche e alla stessa Autorità di settore di intervenire quanto prima a tutela di questi gruppi vulnerabili di popolazione”.

Fonte: Disablog.it

04/07/2012