Un importante chiarimento sul sostegno

Un importante chiarimento sul sostegno

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GARFIELD (UTAH). È uscito vivo dopo aver trascorso tre settimane in uno dei deserti più inospitali del pianeta, l’Escalante, nel sud dello Utah, con temperature che superano i 40 gradi. Protagonista dell’incredibile vicenda William Martin Lafever, 28 anni, affetto da autismo, del quale si erano perse le tracce dall’inizio di giugno. Il giovane è stato ritrovato dai soccorritori a oltre 60 km da Boulder, il piccolo abitato da cui era partito per fare un’escursione. Era disorientato, ridotto a pelle e ossa e riusciva a stento a stare in piedi. È riuscito a sopravvivere alle alte temperature, nutrendosi esclusivamente di rane, radici e bevendo l’acqua di un fiume.
È stata proprio la pista dell’acqua ad aiutare i soccorritori. Alcuni di essi, appositamente addestrati per la ricerca di persone autistiche erano infatti a conoscenza che queste persone sono naturalmente attratte verso l’acqua. L’elicottero ha cosi concentrato le ricerche sul fiume Escalante ed è li che ha avvistato William mentre si stava dissetando.
E quasi impossibile che qualcuno possa sopravvivere in quelle condizioni in una zona tanto impervia. «È uno dei terreni più accidentati e inclementi che si possano trovare sulla faccia della terra – spiega il portavoce dello sceriffo della contea di Garfield, in Colorado. Non c’è traccia di anima viva dove William aveva deciso di avventurarsi».
L’odissea di William martin era iniziata il 6 giugno quando all’insaputa del padre aveva deciso di fare un’escursione con il suo cane. L’ultimo contatto con la famiglia era stata una telefonata in cui William annunciava al padre che qualcuno lo aveva derubato dei soldi e dell’attrezzatura da escursione.

Fonte: Libertà.it

17/07/2012