Via da tutti i luoghi di partecipazione istituzionale!

Via da tutti i luoghi di partecipazione istituzionale!

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SIRACUSA. Nonostante denunce e segnalazioni, permane la grave problematica delle barriere architettoniche che impediscono ai diversamente abili di spostarsi per le vie della città e di partecipare alla vita civile e politica. Concetta Caccamo, Domenico Micieli ed Anna Azzaro, tutti e tre costretti a convivere con la sedia a rotelle, hanno più volte lanciato l’allarme relativo all’emarginazione e soprattutto all’indifferenza nei confronti di chi non è in grado di camminare con le proprie gambe. Appelli che però sono rimasti inascoltati da istituzioni e privati cittadini.
Oltre a Concetta, Domenico ed Anna, c’è una realtà sommersa rappresentata da persone che vivono le stesse difficoltà in silenzio, col timore di esporsi in prima persona. Ad essere blindati sono innanzitutto gli uffici pubblici. Caso emblematico quello dei Servizi Sociali al secondo piano dell’immobile di via Bellini dove l’ascensore c’è ma non ha mai funzionato fin da quando il Comune ha preso in affitto la struttura. Un disabile che ha bisogno di presentare una pratica, richiedere dei certificati, ecc… si trova dinanzi ad un ingresso con una serie di scalini e poi ad altre rampe di scale, insomma deve affrontare una piccola odissea per fare quelle operazioni che per i normodotati sono banali. Altro esempio il palazzo comunale di via Roma, sede dell’aula consiliare dove si svolgono le sedute del civico consesso. Anche qui stessa situazione: scale, ingresso privo di accesso facilitato, l’ascensore manca del tutto e non c’è neppure un montascale. In pratica è come dare per scontato che un diversamente abile non sia interessato a seguire i lavori dell’assise cittadina.

Pure gli uffici comunali a pian terreno presentano degli scalini all’entrata. I marciapiedi in molti casi non sono sufficientemente ampi per consentire il passaggio di una sedia a rotelle e capita che, laddove lo spazio ci sarebbe, sono stati collocati pali di segnali stradali o altri ostacoli. E che dire dei parcheggi riservati che i disabili trovano quasi sempre occupati da auto di persone che non hanno alcun tipo di problema e che, in barba al rispetto delle regole, lasciano la vettura dove non è consentito, restando impunite. Passando dal pubblico al privato le cose non vanno meglio. Numerosi negozi, bar, supermercati non si attengono alle norme ed il fatto anomalo segnalato dai disabili è che le attività inaugurate di recente, pur sprovviste di accessi facilitati, ottengono le autorizzazioni.

Fonte: La Sicilia

di Cecilia Galizia

24/07/2012