L’assistenza educativa tocca alla Provincia

L’assistenza educativa tocca alla Provincia

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ROMA. Una lettera di richiamo da parte del direttore della sua azienda per avere fruito dei tre giorni di permesso previsti dalla legge 104. “Ha messo per iscritto che mi reputa assente ingiustificata e che eventualmente avrei potuto fruire solo in parte dei permessi, in modo da venire incontro all’azienda. Avevo avvisato prima verbalmente e poi con due fax “. Adriana racconta il suo caso su Facebook, si rivolge agli amici e chiede consiglio: “lo ha messo proprio per iscritto: assente ingiustificata, minaccia una sanzione disciplinare! Se ci sono i presupposti, lo denuncio”, afferma Adriana, che conosce i suoi diritti e non ha intenzione di lasciarli calpestare. “I benefici della legge 104/92 non si toccano”, afferma.

Non si tratta però proprio di benefici, secondo Simona Bellini, presidente del Coordinamento nazionale famiglie di disabili gravi e gravissimi, che ci aiuta a fare un quadro della situazione. “non si tratta di benefici, ma di riduzioni del disagio – afferma – C’è un problema culturale enorme, in Italia: chi sta sulla sedia a ruote trova tutte le porte aperte, come è giusto che sia. Ma chi si occupa di lui viene considerato alla stessa stregua di tutto il resto della cittadinanza, se non addirittura un profittatore. La situazione è peggiorata dopo la campagna denigratoria sui falsi invalidi ecc. Soprattutto nel privato, la 104 è utilizzata dai datori di lavoro per mobbizzare il dipendente. In questo tempo di crisi, il primo a venire licenziato è proprio chi usufruisce della104: noi non siamo tutelati, i sindacalisti sì. Molti lavoratori rinunciano alla 104 per evitare ritorsioni”. D’altra parte, però, “siamo convinti che, contrariamente a quanto avviene per l’invalidità, qui sì ci siano le più grandi fasce d’abuso siano 104. La gravità dell’handicap, infatti, necessaria per ottenere la 104, è concessa anche al di sotto del 100% d’invalidità: ma come fa un disabile a essere grave se la sua invalidità è sotto il 100%? Ci troviamo davanti situazioni paradossali, in cui due lavoratori disabili prendono permessi 14 per se stessi e, se sono parenti, anche per l’altro! Ma se non sono in grado di assistere me stesso, come faccio ad assistere un’altra persona? Senza contare che la 104 comporta tutta una serie di altri benefici, come le agevolazioni fiscali per l’acquisto dell’auto, l’Iva agevolata, la deducibilità dal reddito eccetera. E tanti sono quelli che si approfittano del nonnino… Sulla 104 però non mette le mani nessuno, perché ci sono interessi che non si possono toccare”.

Fonte: Redattore Sociale

18/08/2012