Narrativa terapia: testi e illustrazioni per rielaborare il trauma del terremoto

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A settembre, il chiarimento del ministero del Lavoro, che obbligava le PA ad assumere la quota di disabili anche in presenza di lavoratori in soprannumero. La Cgil denuncia: "Le province non applicano la deroga, serve chiarezza"

ROMA – La Corte dei conti ha espresso un parere in merito alle assunzioni obbligatorie di lavoratori con disabilità da parte delle Province in contraddizione con il decreto sui precari della Pubblica amministrazione. Secondo la Corte, infatti, come riferisce la Cgil, "il divieto posto a carico delle Province di assumere personale a tempo indeterminato in relazione al decreto di riordino varato dall’allora governo Monti è tuttora in vigore e, sempre secondo la Corte, comprenderebbe anche le unità di personale aventi diritto al collocamento obbligatorio, ovvero la legge 68 del ’99".

Eppure, fa notare la responsabile dell’ufficio Politiche per la disabilità del sindacato di corso d’Italia, Nina Daita, "il decreto 101 del 2013 specifica, in riferimento alle categorie protette, che le disposizioni contenute nel decreto derogano ai divieti di nuove assunzioni previsti dalla legislazione vigente". Per la dirigente sindacale "questa confusione normativa è assolutamente intollerabile. Il governo deve fare subito chiarezza anche se risulta palese come la legge 68 non solo non può essere sospesa con un tratto di penna, ma deve essere immediatamente applicata. La situazione drammatica in cui versano centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori disabili non può essere ulteriormente complicata da queste contraddizioni. La confusione – conclude Daita – è letteralmente immane ma non è possibile che a pagarne il prezzo siano ancora una volta gli ultimi tra gli ultimi".

Fonte: Superabile.it

22/11/2013