E stavolta racconto una mamma

E stavolta racconto una mamma

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MONTESILVANO. Mettersi nei panni di chi passa la propria esistenza su una sedia a rotelle, acquisire la consapevolezza delle barriere architettoniche erette dall’uomo e assaporare a pieno il privilegio di essere liberi e sani.

Sono gli obiettivi centrati dal primo ciclo di «passeggiate empatiche», ideate dall’ufficio Disabili del Comune di Montesilvano, gestito a carattere volontario da Claudio Ferrante e Alessia Marzoli. Nell’arco di due giorni saranno coinvolti circa 340 studenti della scuola media Troiano Delfico e dell’istituto Silone di Villa Verrocchio. Ieri il primo appuntamento: 190 ragazze e ragazzi si sono ritrovati in Piazza Diaz, di fronte al municipio cittadino e si sono alternati sulle carrozzine. È stato sufficiente percorrere un breve tratto di strada, lungo via Roma, per toccare con mano le difficoltà dei disabili, tra scivoli dei marciapiedi dissestati e gradini che assomigliano a muri invalicabili. «Ho le braccia doloranti – dice Claudia, che frequenta la terza C dell’istituto Delfico – e sono stata sulla carrozzina soltanto per dieci minuti». Gioele, della terza A, confessa: «Solo adesso ho compreso l’importanza di costruire dei marciapiedi che risultino accessibili a tutti». Al termine della passeggiata sulla sedia a rotelle, gli studenti hanno potuto sperimentare anche le difficoltà dei non vedenti, compiendo un breve giro bendati, fianco a fianco con alcuni membri dell’Unione italiana ciechi, muniti di bastoni bianchi. «Certi gradini, che a noi sembrano normali – nota Lorenzo della terza A – rappresentano degli ostacoli incredibili». L’infaticabile Claudio Ferrante chiede a un gruppo di ragazzi, reduci dal giro in carrozzina, quanto si sentano felici: «Dieci», rispondono tutti. «Quindici», azzarda addirittura qualcuno. «Non è affatto scontato – spiega Ferrante – Durante i primi incontri che abbiamo tenuto nelle scuole, molti studenti rispondevano che erano poco o per niente felici. Quest’esperienza li ha aiutati a comprendere che la vera felicità risiede in ciò che già si ha, rendendoli anche più altruisti». In prima linea, a supporto di Ferrante e Marzoli, l’assessore Enea D’Alonzo e il consigliere comunale Fabio Vaccaro. «Stiamo cercando di porre rimedio agli errori del passato, imponendo adeguamenti architettonici sia alle strutture pubbliche che a quelle private – riferisce Vaccaro – Per quanto riguarda le nuove opere, puntiamo ad ottenere l’assoluto rispetto dei parametri di accessibilità e proprio per questo stiamo intensificando le verifiche e i controlli».

Fonte: iltempo.it

18/12/2013