Nell’ultimo numero di Superabile Magazine un reportage sulla meta di tanti pellegrinaggi. Tra gli altri servizi, un’intervista alla scrittrice Clara Sereni e un ampio servizio sulle prossime Paralimpiadi invernali che si terranno a Sochi, in Russia
ROMA – Per chi vede le persone con disabilità come soggetti di diritto e non (o non soltanto) come portatori di bisogni, parlare di miracoli è una sfida. Prova ad affrontarla un’inchiesta del mensile SuperAbile Magazine nel numero doppio di dicembre-gennaio, scaturita da un reportage a Lourdes. L’ultimo miracolo ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa e avvenuto nella cittadina francese, il numero 69, è toccato 24 anni fa a Danila Castelli, colpita da una serie di carcinomi e ormai gravemente disabile, a un passo dalla morte. Sul delicato tema esprimono il loro commento lo scrittore Erri De Luca e la collega Fiamma Satta, lo storico Matteo Schianchi, il giornalista Franco Bomprezzi e la giovane collega Marta Pellizzi, il presidente della Comunità di Capodarco Vinicio Albanesi.
"Pensavamo si trattasse di una china particolarmente scivolosa: perché noi, che abbiamo sempre creduto nella possibilità e nella capacità delle persone disabili di migliorare la vita in Terra, ora rivolgevamo gli occhi verso il Cielo? E qual era il messaggio che ne potevano ricavare i nostri lettori? Potevano forse pensare a una proposta di tipo devozionale che andasse a sostituire l’ottimismo della volontà?", scrive Antonella Patete. "Eppure quei cinque milioni di pellegrini che ogni anno partono alla volta di Lourdes ci interrogavano: presentavano davanti ai nostri occhi una realtà potente, spesso confinata nell’ambito di una religiosità ingenua e popolare in cui nessuno ama riconoscersi. Ma che molti coltivano nel loro intimo, in maniera forse più complessa e articolata di quanto riesca a cogliere l’occhio razionale dello scettico".
Perché "il rapporto con se stessi, con i propri deficit e la propria vulnerabilità non è solo una questione di ragione. A volte può avere a che fare con la fede, con la speranza, con il conforto di rimettersi nelle mani di qualcosa (o qualcuno) che è più grande di noi. Senza necessariamente implicare la rassegnazione o la rinuncia alla grinta con cui viene affrontata la vita di tutti i giorni. In quest’ottica ha poca importanza se i miracoli esistano davvero. Così, come sempre, abbiamo scelto di girare lo sguardo verso le persone, che per noi sono le vere protagoniste dell’azione. Per tentare di dare una risposta all’interrogativo che più ci stava a cuore: cosa si cerca davvero quando si invoca un miracolo". Nello stesso numero, un’ampia intervista alla scrittrice Clara Sereni, madre di un figlio disabile, e un servizio sulle prossime Paralimpiadi invernali in programma a Sochi, in Russia. Spazio, come sempre, alla cultura e a tante strenne curiose e originali da mettere sotto l’albero.
Fonte: Superabile.it
02/01/2014