Pubblichiamo, di seguito, gli elaborati dei ragazzi della classe 3^ F della Scuola Secondaria di I Grado dell’Istituto Troiano Delfico di Montesilvano (PE). I ragazzi hanno voluto condividere con noi l’esperienza vissuta nell’ambito del progetto di sensibilizzazione sui diritti delle persone con disabilità realizzato dal nostro Ufficio nell’A.S. 2013/2014 attraverso delle relazioni davvero molto toccanti che noi abbiamo deciso di pubblicare sul nostro sito (una ogni giorno), per condividerle con quanti ci seguono ormai da anni in questo percorso.
Un grazie particolare alla professoressa Annalisa La Vella per la straordinaria sensibilità.
“Nel mese di Dicembre la mia classe ed io abbiamo ricevuto tre volte la visita di due responsabili dell’Ufficio Disabili del Comune di Montesilvano. Lo scopo di queste visite era di farci vedere con occhi diversi le persone disabili e devo dire che ci sono riusciti. Nel primo incontro, dopo la compilazione di un questionario nel quale abbiamo appreso il nostro punto di vista sulla disabilità, hanno spiegato il significato di barriere architettoniche e di quanto il mondo ne sia pieno. Questi sono ostacoli che i disabili spesso non riescono a superare procurando danno sia fisico sia mentale. Nel Power Point che hanno mostrato, si parlava dell’ONU e di ciò che ha fatto in proposito. Quindi, ci è stata illustrata la “Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”. Tratta di questa problematica, diffusa in tutto il mondo e detta delle linee per una soluzione o quanto meno migliorare le condizioni di vita dei disabili. Ancora più in particolare si è parlato di edilizia, che deve essere compatibile alle esigenze quotidiane di chi vive con disabilità. La volta successiva, l’incontro si è tenuto solo con Claudio, il quale ci chiedeva su una scala da 1 a 10 quanto fossimo felici. Alcuni ragazzi, per motivi banali, sostenevano di non essere felici. Ad essi è stato fatto notare che davanti alla disabilità, spesso, i nostri problemi sono sciocchi. A conforto di questa tesi ci è stato mostrato un video che aveva come protagonista un uomo senza arti che mi ha colpito profondamente, commovendomi. L’ultimo incontro si è tenuto in piazza davanti alla sede del comune. Abbiamo svolto due prove: nella prima, ci hanno fatto sedere su una sedia a rotelle e percorrere un breve tratto di strada. E’ stato in quei momenti di difficoltà che ho compreso quanta fatica fanno coloro che non possono muovere le gambe: per aprire un portone, oppure per salire un semplice gradino anche di 1 cm. Per la seconda prova, dovevamo essere tutti bendati e poi passeggiare con degli accompagnatori (anche perché, altrimenti chissà che fine avremmo fatto!) In quegli istanti mi sentivo perso e disorientato, ma è stato grazie a questa esperienza che ho imparato cosa provano i disabili e che non bisogna discriminarli.”
Emanuele Turella 3^F
10/02/2014