Bimbo con sindrome di Down insultato on line, diventa “virale” la lettera aperta della mamma

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La sua storia nel video di Powerade, sponsor ufficiale dei prossimi campionati. Intanto il ragazzo, che a 13 anni ha scalato il Kilimanjaro con le stampelle, sogna di partecipare ai mondiali per amputati del Messico

ROMA – La sua "rovesciata" ha fatto il giro del mondo. E ora il mondo vorrebbe conquistarlo ancora, volando in Messico, a novembre, per la Coppa mondiale amputati. Il suo nome è Nico Calabria, statunitense di nascita, italiano d’origine, anni 19, segni particolari: una gamba sola, la sinistra, per la precisione, perché quella destra gli è stata amputata quando era piccolo. Ma "ho scelto di puntare su quello che sono, non su quello che ho", scrive nella pagina di apertura del suo sito internet. Da alcuni giorni, tramite Gofundme, Nico sta raccogliendo donazioni per coronare il suo sogno: prendere parte ai mondiali del Messico. "I membri della squadra statunitense sono sparsi in tutto il paese. – spiega Nico – Allenarsi insieme comporta significative spese per gli spostamenti e sto chiedendo il vostro aiuto per affrontare queste spese". L’obiettivo è 10 mila dollari: 2.430 sono stati già donati. 

Nel frattempo, Nico in qualche modo sarà ai mondiali del Brasile, quelli che si apriranno tra pochissimi mesi. Non sarà tra i partecipanti, naturalmente, ma sta già diventando, in un certo senso, il testimonial dell’evento. Lo ha infatti scelto lo sponsor ufficiale, Powerade, per lo spot pubblicitario che milioni di telespettatori vedranno sfilare nelle pause delle partite. Il video racconta, in poco più di due minuti, la storia di Nico, dalla sua prima infanzia ad oggi. Mnette insieme i filmini di famiglia, quelli più vecchi, rovinati del tempo, che immortalano i primi passi di Nico, prima a terra, poi in piedi, sempre più sicuro e spedito: e quelli più recenti, che lo vedono alle prese con diversi sport e con il calcio in particolare, e sorprendono per la destrezza e la straordinaria capacità di Nico di fare tutto con una gamba sola, si stare al passo con i suoi compagni ma anche di superarli. E di lanciare la palla dritta in rete, come quella volta che, nel 2012, la sua rovesciata ha fatto il giro del web. 

Nico, però, già prima si era fatto notare per la sua ostinata abilità: a 13 anni, fu la prima persona a raggiungere la vetta del Kilimanjaro con le stampelle. Il suo obiettivo, però, non era solo segnare un record, ma soprattutto raccogliere fondi per inviare sedie a rotelle in Tanzania. La sua avvetura fruttò 100 mila dollari e divenne anche il soggetto di un breve documentario,Nicho’s challenge, vincitore di numerosi premi. Al ui è andato inoltre il premio "Ambasciatori della mobilità", da parte della "Free weelchair mission" ("Missione carrozzine gratuite"). Diplomato alla Concord Carlisle High School in Massachusetts, inizierà a frequentare il Colorado College alla fine del 2014. 

Nel frattempo, per pagarsi gli studi, lavora come istruttore di ginnastica e "speaker motivazionale". La disabilità, spiega Nico, "non definisce chi io sia. La mia disabilità mi pone ogni giorno una sfida che devo superare. E credo che queste sfide mi abbiano reso una persona più forte". (cl)

Fonte: Superabile.it

28/04/2014