A Padova i ragazzi danno la caccia alle barriere architettoniche

A Padova i ragazzi danno la caccia alle barriere architettoniche

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Per la prima volta, un gruppo di persone su sedia a ruote ha potuto visitare uno dei luoghi più suggestivi della città grazie all’iniziativa promossa dalla Asl 10

FIRENZE – Il corridoio vasariano di Firenze è stato aperto ai disabili, che ieri hanno potuto visitare le bellezze di uno dei luoghi più incantevoli della città. Percorrere il Corridoio vasariano su una seggiola a rotelle non è mai stato finora possibile. Gli ostacoli non possono essere rimossi per comprensibili ragioni di tutela storico artistica, per cui la zona è off limits per chi non può deambulare. Ma agli operatori del centro di riabilitazione dell’Azienda sanitaria di Firenze Villa il Sorriso e ai responsabili di Habilia, l’Associazione di pazienti che frequentano il centro, è sembrato che l’ostacolo si sarebbe potuto superare. Insieme ai funzionari della Soprintendenza speciale per il polo museale della città di Firenze, hanno studiato la possibile alternativa, mettendo a fuoco che invertendo la rotta e andando appunto controcorrente, con l’aiuto di qualche volenteroso, una dose di professionalità e un pizzico di passione anche stavolta si sarebbe potuto l’apparentemente impossibile.

Il senso di marcia ordinario del Corridoio vasariano, dal centro della città verso l’Oltrarno, obbliga a scendere una rampa di scale che collega la Galleria degli Uffizi con il camminamento mediceo in lungarno degli Archibusieri sopra all’ingresso dei Canottieri, pressoché impossibile da superare da persone non deambulanti. Risalire la corrente come fanno i salmoni ed andare dall’uscita verso l’entrata o dalla fine all’inizio, sostenuti come in questo caso da 21 accompagnatori fra operatori sanitari, volontari, parenti, amici mobilitati dalla Asl e da Habilia, ha significato solo superare delle "cascatelle" di 2, al massimo 3 gradini e così poter vedere quella che risulta essere la più vasta ed importante collezione al mondo di autoritratti e una ragguardevole raccolta di ritratti del Sei-Settecento, che solitamente può essere visitato solo su appuntamento in gruppi guidati.

"Noi speriamo che a questa sperimentazione – dice il dottor Paolo Morello, direttore generale della Asl 10 – possano seguire altre forme di collaborazione con la Soprintendenza per aprire il mondo dell’arte a chi ha bisogno di cure ed assistenza". La soprintendente al Polo museale di Firenze Cristina Acidini dice: "Sono lieta che il patrimonio culturale cittadino, e in questo caso quello del Corridoio Vasariano, si apra sempre di più nei confronti di coloro che hanno difficoltà maggiori per entrare in un museo".

Fonte: Superabile.it

30/05/2014