L’Abruzzo contro le barriere

L’Abruzzo contro le barriere

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Con una passeggiata non competitiva nel giorno di Pasquetta è partito un progetto ambizioso sulla costa salentina, pensato da un giovane affetto da Sla che ha messo in moto una vera e propria gara di solidarietà

LECCE – Una comunità solidale di oltre 3.000 persone strette attorno a Gaetano, 38 anni e un mucchio di progetti per vivere tutta la sua vita, con tutte le sorprese, belle e brutte che questa vita può riservare, come ritrovarsi, come è accaduto a lui, a combattere con la sclerosi laterale amiotrofica. Ed è proprio da Gaetano che nasce l’idea di una terrazza sul mare adibita per la fruizione di persone affette da Sla nell’estate del 2015. Un modo per godere in estate di momenti di relax, della buona brezza marina, in compagnia delle persone care. Un obiettivo che dalle intenzioni iniziali e dal sogno di un cartello che raffigura stilizzato il mare proprio davanti al suo letto, diventa praticabile perché attorno a Gaetano si stringono gli amici più cari: ingegneri, informatici, fotografi, esperti di comunicazione, commercianti che mettono su con professioniste e ricercatrici in biologia, biotecnologia, economia e giurisprudenza, l’associazione 2HE "Center for human health and environment".

L’associazione dal giugno 2014 si propone di sensibilizzare attività di studio e di ricerca scientifica su temi quali salute, ambiente, management, patrimonio storico-artistico e culturale, economia e tanto altro ancora. Ed è l’associazione che inizia a tracciare i binari sui quali correrà il progetto "Tutti al Mare… con chi ci sta e con la Sla!" che ha l’obiettivo di realizzare una terrazza attrezzata sulla costa salentina (su spiaggia o su scogliera) per ospitare persone affette da Sla o da altre malattie neuro-degenerative, per consentire loro di trascorrere dei momenti di relax vicino al mare in tutta tranquillità e sicurezza, con i propri familiari e con le persone vicine. La terrazza, nelle intenzioni del progetto, deve essere fruibile nel periodo estivo, da giugno a settembre, in due fasce orarie, di mattina e di pomeriggio. Ma come realizzarla? Ci pensano amici ed informatici a creare nel giro di pochi giorni un vero e proprio contagio virale sul web (www.ioposso.eu), una comunità virtuale su Facebook che conta già oltre tremila like e migliaia di condivisioni. E partono anche le prime iniziative: dalla corsa e passeggiata non competitiva e di fitwalking svoltesi il giorno di Pasquetta a Calimera, paesino della Grecìa salentina in provincia di Lecce dove abita Gaetano, al pomeriggio di solidarietà all’insegna di animazione, musica e sport della domenica successiva a Pasqua.

L’iniziativa si candida come progetto pilota, in grado quindi di individuare un modello di buona pratica trasferibile, che realizzi la prospettiva di salute delineata dall’ICF (la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute), coniugandola con una cultura d’impresa etica e sostenibile.

Fonte: Superabile.it

08/04/2015