Il 17 aprile sarà la Giornata Mondiale dell’Emofilia, dedicata alla nota malattia di origine genetica, dovuta a un difetto della coagulazione del sangue e ad aprire le celebrazioni, la Federazione delle Associazioni Emofilici (FedEmo) ha promosso per oggi, 13 aprile, presso il CONI di Roma, un evento centrato sul tema del difficile accesso alla pratica sportiva per quanti sono affetti da emofilia o da altre malattie emorragiche congenite
All’evento promosso da FedEmo, è prevista anche la partecipazione di Alex Dowsett, ciclista emofilico professionista britannico, vincitore di una tappa al Giro d’Italia del 2013
Oggi, 13 aprile, presso la Sala Conferenze della sede del CONI a Roma, la Federazione delle Associazioni Emofilici (FedEmo) ha organizzato l’evento intitolato Le nuove frontiere dello sport in emofilia, dando così il via alle celebrazioni per l’Undicesima Giornata Mondiale dell’Emofilia (World Hemophilia Day) del 17 aprile.
Al centro dei lavori – che prevedono una conferenza stampa e una tavola rotonda – il tema della corretta pratica sportiva, e in particolare il braccialetto Sa.Me.Da.® L.I.F.E.® (Local Infomed For Emergency), supporto tecnologico che garantisce una maggiore sicurezza nell’emergenza/urgenza medica.
Ospiti autorevoli e noti sono attesi al CONI, a partire dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, cui farà gli onori di casa il presidente del CONI stesso Giovanni Malagò. Testimonial per il secondo anno consecutivo della Giornata è l’ex pilota di Formula 1 e attuale commentatore RAI Ivan Capelli.
Ha inoltre assicurato la propria presenza anche Alex Dowsett, il ciclista emofilico professionista britannico, vincitore di una tappa a cronometro al Giro d’Italia del 2013, e tre atleti con emofilia che parteciperanno alla Maratona di New York, in programma il prossimo 1° novembre.
«L’obiettivo è chiaro – sottolineano i promotori dell’iniziativa -, dedicare cioè un’intera giornata a quanti sono affetti da emofilia o da altre malattie emorragiche congenite (MEC), ma che non hanno facile accesso alla pratica sportiva, agonistica e non e, più in generale, all’approfondimento dei benefìci collegati al movimento e allo sport anche per quanti sono affetti da questa malattia genetica».
Da ricordare infine che non mancheranno nemmeno, nel corso dell’evento, le riflessioni su tempi quali Lo sport e la disabilità, Lo sport e la spesa sanitaria e L’impatto della chirurgia ortopedica sull’attività sportiva nella persona affetta da emofilia.
Fonte: Superando.it
13/04/2015