La legge regionale approvata nel Lazio garantisce lo screening neonatale. Ecco i dati sulla sordità in Italia, che interessa circa 70 mila persone. Sui banchi di scuola oltre 5 mila studenti con disabilità uditiva
ROMA – Circa 70 mila persone con sordità in Italia, ogni anno un bambino su mille nasce sordo. Sono questi i dati che contestualizzano l’approvazione nel Lazio di una legge regionale che riconosce la LIS, la Lingua italiano dei segni. Da una recente indagine Istat (Condizioni di salute, fattori di rischio e ricorso ai servizi sanitari * 2012-2013) svolta su un campione di 60.368 famiglie, è emerso che 1.7% presenta un deficit all’udito. Percentuale che nel Lazio scende all’1.5%. Nella stessa indagine l’1 per mille della popolazione nazionale e lo 0,8 per mille di quella residente nella Regione Lazio riferisce di avere un’invalidità per "sordomutismo" (quella che, dopo la legge 95/2006, è più correttamente indicata con il termine "sordità civile").
Nell’ambito di una ricerca del Miur in cui sono stati presi in esame tutti gli ordini della scuola statale al livello nazionale, è emerso che nell’a.s. 2009/2010 il numero complessivo degli studenti disabili è stato pari a 184.245, di questi il 3.2% presentavano una disabilità uditiva (5.832). Il valore si riferisce agli studenti sordi "certificati", ossia a quelli che hanno consegnato alla scuola una documentazione sanitaria attestante il deficit uditivo. Rispetto alla distribuzione degli studenti nei diversi ordini scolastici il numero maggiore di alunni sordi si concentra nella scuola primaria(1.927 unità, pari al 2,79% dell’intera popolazione scolastica disabile) e in quella secondaria di secondo grado (1.933 unità, equivalenti al 4,29% di tutti gli studenti disabili). Ma è nella scuola dell’infanzia che si evidenzia la percentuale più alta (4.42%) fra tutti gli ordini di scuola nel rapporto fra disabilità uditiva e popolazione scolastica in situazione di svantaggio. Ciò significa che su 100 bambini disabili iscritti alla scuola dell’infanzia 4 o 5presentano un deficit acustico. (Fonte: L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità nel sistema nazionale dell’istruzione" MIUR – Direzione generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi 2011).
Fonte: Superabile.it
08/05/2015