Certificazione sperimentale delle competenze nel primo ciclo di istruzione

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La commissione Petizioni del Parlamento europeo ha assegnato la procedura d’urgenza alla richiesta presentata, nell’ottobre scorso, dal Coordinamento nazionale famiglie disabili. Si chiede un intervento europeo per il riconoscimenti di tutele e diritti

ROMA – Per il Parlamento europeo, il riconoscimento dei caregiver in Italia è una questione "urgente": è una decisione piena di significato quella assunta ieri dalla commissione Petizioni di riconoscere la procedura d’urgenza alla petizione, presentata lo scorso autunno dal Coordinamento nazionale famiglie disabili. "Pertanto a breve, probabilmente subito dopo l’estate, saremo in aula a Bruxelles ad esporre le nostre richieste – annunciano i promotori – Se l’Italia, con mille scuse ma per interessi economici di pochi, continua a ‘snobbarci’, l’Europa ci offre la massima attenzione. Questa è una grande vittoria per tutti noi caregiver familiari".

La petizione, che chiede il riconoscimento delle tutele previdenziali e giuridiche di chi assiste, in modo costante e continuativo, un familiare con disabilità, è stata presentata dalla Comunità europea dopo che, nell’ottobre scorso, il Tribunale del Lavoro di Roma aveva respinto, per "vizio di forma", il ricorso dei caregiver familiari, i quali denunciavano, tra l’altro, l’incostituzionalità di questa lacuna legislativa nel nostro paese, unico in Europa. Di qui, di fronte "all’assordante silenzio della politica italiana", la decisione di bussare alle porte del Parlamento europeo, per chiedere un intervento "nei confronti dello Stato italiano, per far si che anche per i Family caregiver italiani vengano rispettate politiche sociali di sostegno adeguate all’intensità del lavoro di cura cui sono sottoposti" e che "il Parlamento europeo approfondisca l’aspetto che vede lo Stato italiano stanziare fondi ingenti per gli Istituti di ricovero per persone con disabilità e di contro riservare somme minime e residuali al sostegno delle stesse persone a casa propria": questioni, queste, su cui il Parlamento europeo, evidentemente, si esprimerà presto, ritenendole appunto "urgenti".

Fonte: Superabile.it

29/06/2015