Manovra-bis, la rivolta dei disabili contro i tagli

Manovra-bis, la rivolta dei disabili contro i tagli

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Dal 7 al 9 settembre oltre 500 delegati, tra cui 78 organizzazioni non governative con più di 300 rappresentanti, si riuniranno nel quartier generale delle Nazioni Unite a New York per fare il punto sull’attuazione della Convenzione. Tra temi affrontati l’occupazione e lo sviluppo

ROMA – Saranno il lavoro, la disoccupazione e lo sviluppo i temi centrali della quarta sessione della Conferenza degli Stati Parte alla Convenzione Onu sui Diritti delle persone con disabilità. Dal 7 fino al 9 settembre oltre 500 delegati, tra cui 78 organizzazioni non governative con più di 300 rappresentanti, si riuniranno nel quartier generale delle Nazioni Unite a New York per fare il punto sull’attuazione della Convenzione. L’incontro è previsto dall’articolo 40 della stessa Convenzione in cui indica che "gli Stati Parte si riuniscono regolarmente per esaminare ogni questione concernente l’attuazione della presente Convenzione". Diversi gli appuntamenti, le tavole rotonde e gli incontri che nella tre giorni affronteranno i temi della cooperazione internazionale, la partecipazione politica e civile ed infine il problema dell’occupazione riguardante le persone con disabilità.

A sottolineare l’importanza del lavoro è Ronald Clive McCallum, presidente del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. "È solo attraverso il lavoro che possiamo svolgere appieno il nostro ruolo di cittadini nei nostri paesi – ha affermato -. È solo attraverso l’occupazione che possiamo usare i nostri talenti per costruire una società migliore. Solo attraverso il lavoro possiamo sostenere noi stessi e le nostre famiglie".  Tra le questioni affrontate da McCallum anche l’eccessiva spesa in alcuni paesi per pensioni di invalidità e prestazioni sociali. "Quello di cui c’è bisogno sono risorse da spendere nel mondo del lavoro per fare in modo che siano sempre meno le persone che hanno bisogno di un sostegno economico. In questi tempi di crisi economica, mentre in alcuni paesi si sta tagliando la spesa sociale, è ancor più necessario avere programmi che riguardino l’inserimento lavorativo". Ad oggi la Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità è stata ratificata da 103 Stati e firmata da 149 paesi. La ratifica vincola gli Stati a rispettare il contenuto della Convenzione. Altri 62 Paesi, inoltre, hanno ratificato il Protocollo opzionale alla Convenzione, che consente agli individui e le organizzazioni delle persone con disabilità di rivolgersi direttamente al comitato delle Nazioni Unite in caso di mancato rispetto della Convenzione da parte dei governi.

Fonte:  superabile.it

08/09/2011