A bocca chiusa, ma con gli occhi aperti: Silvestri a Sanremo e l’interprete Lis

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Dalla relazione conclusiva della Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale emerge un quadro fatto di luci e ombre. Le residenze sanitarie assistenziali sono 2.475 in Italia, 152.745 i posti. Controlli fatti solo dai Nas: nel 2010 hanno svolto 863 controlli emettendo 371 sanzioni. Buoni risultati sul versante Opg

ROMA – Terapie del dolore sconosciute al Sud, Rsa con pochi controlli e che spesso pesano troppo sulle spalle delle famiglie e buoni risultati sul versante degli Ospedali psichiatrici giudiziari. È quanto emerge dalla relazione conclusiva sul lavoro svolto dalla Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, presentata ieri in Senato. Nonostante il successo dell’inchiesta sugli Opg, è quella sulla legge 38 del 2010 sulle terapie per il dolore e le cure palliative l’inchiesta ad aver richiesto un impegno di forze maggiore che ha messo in evidenza come su 7 milioni di confezioni di oppiacei utilizzate, il 68 per cento è stato usato al Nord, il 26 per cento al Centro e il restante 6 per cento al Sud. "Abbiamo verificato in 244 strutture italiane inviando contemporaneamente nell’arco di quattro giorni 500 carabinieri dei Nas per verificare quanto fosse attenta ciascuna struttura al trattamento del dolore – ha spiegato Marino -. Le differenze, purtroppo, lasciano un po’ di amaro in bocca. Abbiamo voluto verificare quante confezioni di farmaci per il dolore fossero stati utilizzate nello stesso arco di tempo nelle diverse aree geografiche. In numeri assoluti la differenza è davvero impressionante, ma il dato che ha colpito di più è che dopo la pubblicazione della legge 38 la somministrazione di analgesici maggiori è aumentata significativamente al Nord, al Centro e al Sud si è addirittura ridotta".

Sulle residenze per il ricovero e l’assistenza agli anziani, la Commissione ha constatato una certa "carenza di controlli". "Nel nostro Paese abbiamo 2.475 residenze sanitarie assistenziali dotate di 152.745 posti – ha spiegato Marino -. Una questione importante numericamente, ma ci siamo resi conto che c’è una carenza di controlli che spesso sono eseguiti solo dai carabinieri dei Nas che nel solo anno 2010 hanno svolto 863 controlli emettendo 371 sanzioni".

Ma non è solo la questione dei controlli a preoccupare la Commissione, c’è anche il problema della compartecipazione alle spese da parte delle famiglie. "Ci siamo resi conto che spesso le modalità del computo del reddito non viene fatto sul reddito dell’anziano che viene ricoverato, ma sull’intero nucleo familiare di provenienza – ha aggiunto Marino -. Questo porta a valutare un reddito molto più alto e chiedere compartecipazioni importanti alle famiglie. All’atto del ricovero ci siamo resi conto che i parenti degli anziani in alcuni casi sono indotti a firmare una sorta di fideiussione omnibus, con la quale si impegnano a garantire eventuali somme richieste in futuro dalla struttura per le prestazioni erogate al paziente anziano".

Definita da Marino una "svolta epocale", l’intervento della Commissione sugli Ospedali psichiatrici giudiziari. "Si è arrivati ad una legge, la legge 9 del 2012,  attraverso un’inchiesta – ha spiegato il presidente della Commissione -. Una legge finanziata con 272 milioni di euro. Da quest’anno ci saranno 55 milioni di euro ogni anno, come spesa corrente per il personale che dovrà assistere i pazienti che verranno dimessi dagli Opg". Fondi, ha concluso Marino, che "sono svincolati anche dai piani di rientro delle Regioni. Potranno essere utilizzati anche nelle Regioni sottoposte ai vincoli del piano di rientro del commissariamento".

Fonte:Superabile.it

09/02/2013