Alcool, Sima: il 50 % dei giovani beve senza pernsare ai rischi

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Tutto pronto in casa Bortolazzi. Elisa: "Lunedì viaggio da sola"

Dal 24 febbraio Elisa Bortolazzi, la ventenne di San Felice sul Panaro che ha vinto la sua battaglia con le ferrovie, viaggi da sola: in treno grazie all’accordo tra Comune, Rfi, Tper e Sala Blu, e dalla stazione all’università con la cooperativa Società Dolce

SAN FELICE SUL PANARO (Modena) – Fervono i preparativi in casa Bortolazzi in attesa di domani, 24 febbraio, quando Elisa riprenderà le lezioni. La giovane studentessa di Giurisprudenza che ha vinto la sua battaglia con le ferrovie (alle quali aveva chiesto per un anno di attrezzare la stazione di San Felice sul Panaro per i disabili), si dice impaziente di salire, per la prima volta da sola (finora era accompagnata dalla madre durante il viaggio), sul treno che dal suo comune in provincia di Modena la porterà a Bologna. Risale a un mese fa il “viaggio zero” fatto con la supervisione dei dirigenti di Rfi realizzato grazie alla collaborazione tra le Ferrovie, il Comune (che si impegna in caso di guasti agli ascensori della stazione ad avvisare tempestivamente la Sala Blu di Bologna) e la Tper, l’azienda di trasporti dell’Emilia-Romagna. Una soluzione che sfrutta al meglio la struttura e dà il via a un progetto pilota in via sperimentale attivo da quella stazione per tutti i viaggiatori disabili. Ma per Elisa c’è una novità: una volta arrivata a Bologna potrà compiere il tragitto stazione-università con la cooperativa Società Dolce di Bologna, che tra i suoi servizi ha anche quello del trasporto per disabili.

Fino a poco tempo fa la futura magistrata raggiungeva l’università “sfruttando” la solidarietà dei compagni di corso o servendosi degli autobus cittadini, mentre ora potrà farlo con un mezzo della cooperativa che ha assicurato il servizio. “La Dolce – dice Elisa – si è dimostrata da subito disponibilissima e attenta alle mie esigenze” e, d’altronde, Francesco Boselli, responsabile del servizio trasporti della società, conferma: “Conoscevamo il caso di Elisa e, dopo aver seguito le sue vicende, ci sembrava importante inserirla nei nostri spostamenti già programmati”. La Società Dolce ha 12 mezzi e nel 2013 ha accompagnato 13 mila persone. Nei suoi tre viaggi settimanali, Elisa usufruirà dunque dell’aiuto del capotreno per salire sul vagone a San Felice sul Panaro e mettere la sua sedia a ruote manuale in sicurezza, poi del servizio di assistenza della Sala Blu di Bologna per scendere dal treno all’arrivo e, infine, dell’accompagnamento su mezzi attrezzati della Dolce fino alle aule universitarie. Stesso iter, al contrario, nel pomeriggio alla fine delle lezioni. Resta comunque il fatto che ogni settimana Elisa dovrà prenotare l’assistenza della Sala Blu. Lei però si è già organizzata e assicura che ogni venerdì non mancherà di mandare la richiesta via e-mail alla stazione di Bologna. Si è sviluppata così una rete che le permette, “di vivere un sogno verso l’autonomia”.

Fonte: Superabile.it

24/02/2014