SAN GIORGIO DI NOGARO. Il Comitato provinciale di coordinamento delle associazioni disabili di Udine ha incontrato gli uffici tecnici comunali della Bassa friulana, i tecnici esperti in materia di superamento delle barriere architettoniche, nominati dalla Consulta regionale associazioni disabili nelle commissioni edilizie comunali della Bassa friulana, e i referenti del Criba Fvg. Nel corso dell’incontro la presidente del Comitato di Udine, Ernestina Tam, ha sottolineato l’utilità della riunione per valutare il livello di promozione della cultura dell’accessibilità all’interno dei comuni e per rilevare eventuali problematiche relative all’accessibilità del territorio. Michele Franz e Paola Pascoli, referenti del Criba Fvg (Centro regionale informazione barriere architettoniche), hanno illustrato le modifiche alla normativa regionale apportate nel dicembre scorso dal consiglio regionale con la legge di manutenzione dell’ordinamento regionale. L’integrazione del Codice regionale dell’edilizia prevede l’obbligo di previsione della presenza nelle commissioni edilizie comunali di un componente nominato dalla Consulta, esperto in materia di superamento delle barriere architettoniche. «Negli ultimi anni era stata lasciata libera scelta ai Comuni rispetto al convocare o meno questi esperti – ha detto Tam -, ora, grazie ad una presenza più capillare sul territorio, grazie alle numerose richieste che arrivano alla Consulta da parte dei comuni che devono integrare le loro commissioni edilizie, si riuscirà a dedicare ancora maggiore attenzione al tema dell’accessibilità di spazi e ambienti per tutti i cittadini». Tra le ulteriori novità normative per quanto riguarda i progetti di nuova costruzione e ristrutturazione delle abitazioni private con più di due livelli fuori terra, si dovrà prevedere la possibilità di installare in futuro un ascensore o una piattaforma elevatrice, garantendo una migliore qualità della vita e un minor costo di realizzazione dell’intervento in caso di necessità. Inoltre la Commissione regionale dei lavori pubblici potrà coinvolgere la Crad nella valutazione dei progetti finanziati con fondi pubblici, perché esprima il proprio parere in merito alla reale fruibilità da parte di tutti delle opere realizzate. La Consulta potrà intervenire nella fase di controllo a campione dei progetti realizzati da privati grazie al sostegno finanziario pubblico, al fine di evitare che i cittadini più deboli siano discriminati nell’utilizzo di spazi ed edifici.
Fonte: Messaggero Veneto.it
22/05/2013