Arriva in Italia il disability manager. Master da gennaio

Arriva in Italia il disability manager. Master da gennaio

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ROMA – Arriva in Italia il disability manager, un tecnico, per se impegnato nella pubblica amministrazione, per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Da gennaio del prossimo anno prendera’ infatti il via un corso all’universita’ Cattolica di Milano e all’ateneo di Parma e che durera’ tre mesi proprio per formare questo tipo di figura.

La proposta e’ contenuta nel “Libro bianco su accessibilita’ e mobilita’ urbana”: il testo e’ il risultato di un tavolo tecnico di lavoro guidato dal comune di Parma, ente scelto come capofila del progetto, d’intesa con il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Al tavolo hanno partecipato molte associazioni che si occupano di disabilita’ a livello nazionale (Fish, Fiaba e Fand), la categoria degli imprenditori del settore, la Cooperazione italiana e il ministero degli Esteri, la regione Friuli Venezia Giulia, l’universita’ di Parma, il Formez, il Cip (Comitato paralimpico italiano), la Fondazione Snaidero e la Fondazione Don Gnocchi.

“Finalmente – ha spiegato Giovanni Paolo Bernini, assessore del Comune di Parma per le Politiche a favore dei disabili – anche in Italia si fa spazio a una cultura nuova rispetto alla disabilita’ che e’ sempre meno questione sanitaria e sempre piu’ questione soggettiva legata all’ambiente che ci circonda. Si fa spazio questo tipo di cultura da parte degli amministratori che cercano di trovare soluzioni non solo per chi e’ gia’ disabile ma anche in funzione di una societa’ che sta invecchiando sempre piu’ e che si trovera’ ad affrontare nuove forme di disabilita’ legate all’eta’ e all’ambiente”.

Bernini tiene a precisare che si tratta di un tecnico non di una figura politica, una persona “che deve avere nozioni di urbanistica, lavori pubblici e sport e deve essere in grado di influire nelle scelte amministrative in vari settori perche’ la disabilita’ tocca ogni ambito”. Si tratta dunque di una figura, un coordinatore, che si occupera’ di organizzare e armonizzare le politiche a favore dei disabili grazie a una formazione a 360 gradi che riguarda tutti gli aspetti della vita della persona.

Nel “Libro bianco su accessibilita’ e mobilita’ urbana” si propone appunto di sperimentare questa figura del “responsabile in materia di disabilita’” nei comuni con un numero superiore a 50.000 abitanti e di incaricare un dipendente con questa funzione relativa a tutte le problematiche legate alla dimensione disabilita’ nelle citta’ con un numero inferiore a 50.000 abitanti, nelle aziende pubbliche a livello locale, nelle aziende per i trasporti, nelle imprese di un certo livello economico e di numero di dipendenti. L’idea, conclude Bernini e’ quella della “progettazione per tutti” che “non solo garantisce varie opportunita’ per ciascuna persona ma soprattutto e’ un risparmio rispetto all’abbattimento successivo delle barriere archittoniche”.

Fonte: superabile.it

04/08/2009