CHIETI – Fino alla fine di settembre scorso lavorava, come amministrativo, in una struttura sanitaria. Dopo 15 mesi, scaduto il contratto a termine, e’ tornato disoccupato e si e’ messo nuovamente alla ricerca di un’occupazione tra le offerte riservate ai disabili pubblicate dai centri per l’impiego della Provincia di Chieti. Ma per Lorenzo Torto, 24 anni, diversamente abile dalla nascita e sulla sedie a rotelle, e’ partita un’amara ricerca: scorrendo tra le liste, solo posti da gruista, saldatore ad alta pressione, infermiere, montagista litografo.
“Sono sconcertato – denuncia all’Adnkronos Torto – questi sarebbero i posti per legge a me riservati nelle liste di collocamento, ma come e’ possibile pensare che una persona nelle mie condizioni possa svolgere mansioni di questo tipo?”.
Lorenzo, che vive a Rapino e gia’ in passato ha lanciato appelli al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e alle istituzioni per squarciare il velo sul problema del lavoro per i disabili, chiede ora al ministro del Lavoro Elsa Fornero di intervenire perche’ in Italia venga recepita e rispettata la Direttiva europea 2000/78/Ec contro la discriminazione in materia di occupazione e di condizioni di lavoro. Direttiva che impone ai datori di prendere i provvedimenti appropriati per consentire alle “persone disabili di accedere ad un lavoro, di svolgerlo o di avere una promozione o perche’ possano ricevere una formazione”. Parole che, pero’, sembrerebbero ancora lettera morta.
“Io ho gia’ scritto alla Commissione Europea e ho ricevuto una risposta da Bruxelles in cui si sottolinea che c’e’ una procedura pendente di fronte alla Corte di Giustizia europea – spiega Torto – In Italia, siccome non e’ stata recepita la Direttiva, non si permette ai disabili un ruolo competente”. “Il ministro Fornero dice che i giovani non devono essere choosey (schizzinosi) nella ricerca di un posto di lavoro – sottolinea Torto – Ma io le chiedo: come puo’ un disabile andare a fare il saldatore? Sono sconcertato”.
“I giovani disabili italiani non sono schizzinosi nella scelta del lavoro, sono senza futuro – aggiunge – I disabili sono vittime di un’ingiustizia quotidiana: posti di lavoro per disabili, annunci beffa. Tra le ricerche per il collocamento obbligatorio 68/99 anche conduttori di muletti, carpentieri e saldatori”.
“Quando leggo questo elenco di posti riservati a disabili con queste determinate mansioni lavorative, che un disabile non puo’ svolgere assolutamente, mi rendo conto dell’ingiustizia che regna sovrana nella nostra Italia – sottolinea – che non ha ancora compreso il vero valore umano della disabilita’, come risorsa da valorizzare con azioni che mirino alla tutela e al benessere fisico e psicologico della persone con disabilita”.
Il giovane Lorenzo, che e’ stato in passato anche protagonista di un’interrogazione parlamentare da parte del senatore Idv Elio Lannutti, si dice “amareggiato” dalla mancanza di risposte. E chiede a Fornero di intervenire affinche’ il dettato della Direttiva europea venga rispettato: “Non si piu’ tollerare una simile vergogna”, afferma il 24enne.
“Io sono uno dei tanti disabili dimenticati dalle istituzioni che dovrebbero tutelare i nostri diritti al fine di dare un aiuto concreto ai tanti disabili che soffrono in silenzio nell’indifferenza piu’ totale”, prosegue Torto.
“Come un padre di famiglia sta attento ai suoi figli, lo Stato dovrebbe stare attento ai suoi cittadini – conclude – mentre non c’e’ lavoro per la fascia piu’ debole”. (Adnkronos)
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27/11/2012