Attenzione agli interventi sulle detrazioni fiscali

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La denuncia al sindaco di Mantova: "La legge nazionale stabilisce che i non vedenti possono salire su ogni tipo di trasporto pubblico accompagnati dal loro cane guida e il cane è ammesso gratuitamente"

MANTOVA – Rifiutata dal taxista perché ha un cane guida al seguito. Succede a Mantova, sabato scorso, a una donna non vedente di 55 anni di Luzzara, in città per partecipare al funerale di un’amica scomparsa giorni fa. Al termine della cerimonia funebre la donna, davanti alla chiesa di San Pio X, ha chiamato il radiotaxi al quale ha segnalato luogo e orario dell’appuntamento, che sarebbe avvenuto entro 5 minuti dalla prenotazione. "Ma quando il taxista è arrivato – racconta la signora – si è rifiutato di svolgere il servizio, sostenendo che al momento della prenotazione non avevo specificato la presenza del cane guida. A parte il fatto che quando chiami il radiotaxi hai a disposizione cinque secondi al risponditore automatico, ho fatto presente che esiste una legge nazionale che stabilisce che i non vedenti possono salire su ogni tipo di trasporto pubblico accompagnati dal loro cane guida e che il cane è ammesso gratuitamente".

La donna protesta con il taxista, perché ritiene di essere dalla parte della ragione. Lui replica che doveva essere informato che c’era un cane perché non tutti hanno l’autorizzazione al trasporto animali. "Ne è nato un battibecco – riferisce la donna – spiacevole sotto tutti i punti di vista, anche perché dopo poco attorno a noi s’è formato un cerchio di persone".

Ma "il bello, se così si può dire – continua la signora – è stato quando ad un certo punto il taxista ha preteso il pagamento della prenotazione della corsa, sei euro, senza rilasciare la ricevuta e senza effettuare il servizio".La donna di Luzzara ricorda che la situazione vissuta a Mantova si era ripresentata anche in altre città d’Italia, ma in nessuna di queste il taxista aveva preteso il costo della prenotazione. Per questo motivo, aiutata dai suoi familiari, la donna ha deciso di rendere pubblica la vicenda segnalandola a un quotidiano locale, la Gazzetta di Mantova, e scrivendo una lettera di protesta al sindaco di Mantova.

Fonte: Superabile.it

12/08/2015