Niente fondi per abbattere le barriere: la denuncia di un cittadino disabile
Colloquio con Marino Niola, antropologo della contemporaneità e docente universitario a Napoli. "Siamo passati dal Cogito ergo sum al Digito ergo sum. Viviamo in uno stato di connessione permanente: come se essere online fosse il solo modo per esistere. Perennemente circondati dal mormorio della Rete, assordati da un rumore di fondo incessante, da un "bla-bla" dal quale non riusciamo a prendere le distanze". Dove stiamo andando, professore? "Verso una sorta di Panopticon digitale. Non il Grande fratello che ci controlla, ma infiniti occhi che ci spiano, compresi i nostri che spiano gli altri. Ciascuno è controllato e controllore". Un nuovo imbarbarimento culturale… "Tutte le grandi innovazioni, all’inizio, hanno un aspetto inedito che ci sembra barbarico". Secondo lei, che cosa davvero … Continued