Un impegno rinnovato e concreto per i disturbi dello spettro autistico
Apriamo una campagna di educazione rivolta a tutti i professionisti della stampa e della comunicazione a non usare più quell’espressione: non perché non ci piace, ma perché esprime una falsa visione della condizione di chi usa la carrozzina, che consente alle persone con disabilità motoria la possibilità di non essere nell’immobilità o nella dipendenza. Tra l’altro – con ironia e cinismo – sembra proprio che anche l’ASL Milano 1 sia d’accordo con questa nostra posizione… Parafrasando il titolo dell’articolo di Claudio Arrigoni, pubblicato da Superando il 3 marzo scorso (Basta usare le parole «ritardo» o «ritardato»!), crediamo proprio sia ore di dire basta anche ai «condannati alla sedia a ruote!». Già da molto tempo (anni), Franco Bomprezzi stigmatizza ad esempio … Continued