Autismo, lotta senza quartiere

Autismo, lotta senza quartiere

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LECCE. Dal lontano 1992 a oggi ha percepito una pensione di invalidità risultando prima cieco parziale e poi assoluto, e quindi invalido civile 100 per cento. Una presunta invalidità che non gli ha impedito, però, di fare la spesa scegliendo con cura la merce e controllando i prezzi, riparare una bicicletta, gettare la spazzatura muoversi per la città attraversando senza esitazioni incroci pericolosi e trafficati, passeggiando con scioltezza, il tutto senza alcun accompagnatore. In un caso l’uomo sarebbe stato addirittura fermato a un controllo di polizia e scoperto, senza patente ovviamente, alla guida di un autocarro. L’inchiesta L’uomo, un 60enne leccese, è stato ora denunciato a piede libero dalla guardia di Finanza della Compagnia Lecce, guidata dal maggiore Antonio Sederino, per truffa aggravata ai danni dell’Inps. Sono state le stesse fiamme gialle, dopo aver raccolto la segnalazione di un cittadino a giugno scorso, a decidere di indagare. L’uomo, infatti, aveva notato l’atteggiamento sospetto del falso cieco, un pluripregiudicato con una lunghissima serie di precedenti, per contrabbando, ricettazione, furto, false dichiarazioni e altro ancora. Il rapporto con l’Inps del 60enne era stato era iniziato nel 1992, anno in cui era stato dichiarato parzialmente cieco. Nel 2004, però, una nuova commissione medica, aveva modificato il suo status in cieco totale, modificando di conseguenza anche l’aspetto pensionistico. L’uomo era stato poi sottoposto a una nuova visita di controllo nel 2009, che aveva confermato lo status di invalidità. In realtà, come hanno accertato fiamme gialle di Lecce, che hanno da poco concluso un’articolata indagine nel settore delle frodi in materia di prestazioni sociali pubbliche, l’uomo, denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce, non solo non era cieco, ma era in grado di condurre senza alcun problema la vita di tutti i giorni. E’ stato accertato, infatti, anche con l’ausilio di videoriprese, che il falso invalido svolgeva, senza alcun problema e alcun accompagnatore, tutta una serie di incombenze. La ricostruzione della posizione pensionistica, effettuata in collaborazione con personale dell’Inps del capoluogo salentino, ha consentito di accertare che la persona denunciata ha percepito dal 1998 a oggi oltre 112 mila euro di emolumenti. controlli Le verifiche relative agli anni dal 1992 al 1998 sono ancora in corso, così come ulteriori indagini al fine di accertare le responsabilità di carattere penale da parte dei professionisti che hanno certificato la patologia. Il falso invalido, gravato da numerosi precedenti penali e di polizia, dovrà rispondere di truffa a danno di ente pubblico e sono in corso le procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite. L’uomo sarà, con ogni probabilità, sottoposta a visite specialistiche per stabilire in quale misura sia non vedente o se la sua condizione di cecità sia pura invenzione. nuovi esami La vicenda è stata anche trasmessa per competenza alla sede Inps di Lecce che aprirà un fascicolo parallelo per valutare il fascicolo relativo all’uomo e decidere innanzitutto se sospendere l’erogazione della pensione di invalidità. Non è escluso che sia lo stesso Istituto a decidere di sottoporre l’uomo a nuovi accertamenti medici che, nel caso fosse accertata la truffa, porterebbero a chiedere la restituzione di quanto indebitamente percepito sino a oggi.
 
Andrea Morrone

Fonte: Corriere del Mezzogiorno

01/08/2011