Autismo, un corso per genitori e educatori

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La denuncia del Comitato che ha organizzato una manifestazione di protesta delle sedie a ruote: "Eliminata la rampa che dava l’accesso alle carrozzine. La ristrutturazione nel 20009 è costata alla collettività 10 milioni di euro, ma l’impianto è fuori legge"

PESCARA – Diritti negati. Anche quello di assistere a una partita di calcio. La denuncia viene dal Comitato guidato da Claudio Ferrante e di cui fanno parte Matteo D’Andrea, Federico Della Torre, Niclo Durante, Igor Falini, Ramon Tucci e Livio Vox. Ferrante denuncia la situazione di grave disagio nella quale vengono tenuti i portatori di handicap che vogliono assistere alle partite del Pescara Calcio. "La ristrutturazione dello stadio Adriatico, fatta in occasione dei giochi del Mediterraneo del 2009, è costata alla collettività ben 10 milioni di euro, – sostiene Ferrante – ma l’impianto è interdetto alla maggior parte dei tifosi disabili che pur hanno contribuito alle spese. Qualcuno ha deciso che per gravi problemi legati alla sicurezza, a oggi solo 25 ragazzi in carrozzina potranno entrare, mentre tutti gli altri, parliamo di quasi un centinaio, dovranno starsene a casa. Siamo costretti a rammentare che i disabili tifosi in carrozzina, pur volendo pagare il biglietto, non possono entrare in nessun altro posto dello stadio".

Ferrante ricorda che "allo stadio non c’è nessuna via di fuga, ma la cosa diventa ancor più grave in quanto, prima della ristrutturazione, esisteva una rampa che permetteva l’accesso alla pista di atletica, rampa che è stata eliminata a favore delle scale. Ci chiediamo a questo punto, in caso di grave pericolo, chi si occuperà di trasportare i disabili a braccia?". Tutto questo dà modo a Ferrante per definire l’Adriatico «uno stadio fuori legge: ricordiamo che il numero dei posti riservati alle persone con ridotta capacità motoria dovevano essere per legge 100 su 20.000 spettatori, perciò possiamo affermare che non sono state rispettate le norme che prevedono la proporzione tra spettatori e persone con disabilità.

Fonte: Superabile.it

08/08/2012