Bambini senza sostegno, i genitori ricorrono al Tar

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Associazioni del Terzo settore preoccupate che alcune norme della delega su riforma fiscale e assistenziale possano essere anticipate a fine anno. Sui tagli iniziati ben prima della crisi, critiche al governo per il "welfare caritatevole".

ROMA – "I tagli al welfare sono iniziati ben prima della crisi, cioè quando il governo insisteva che la crisi non ci avrebbe toccato. I tagli sono stati fatti senza nessuna pistola puntata alla testa. I cittadini sono senza diritti, debbono usufruire del welfare per beneficenza". E’ quanto ha affermato ieri Pietro Barbieri, presidente della Federazione italiana superamento dell’handicap (Fish) in Senato alla presentazione del Libro Nero sulle politiche sociali. A margine dell’incontro Barbieri ha espresso la preoccupazione per la legge di stabilità finanziaria, in cui secondo indiscrezioni, si temerebbe l’inserimento di alcune delle norme previste dalla legge delega sulla riforma fiscale e assistenziale. "E’ un’ipotesi di cui tutti ci preoccupiamo – ha dichiarato – la legge di stabilità finanziaria deve essere approvata entro il 31 dicembre e deve trovare copertura a 20 miliardi di tagli, di cui 4 per l’anno in corso e 16 per il prossimo, temiamo che con un colpo di mano qualche norma di quella legge delega possa essere stralciata e infilata nella legge di stabilità, per essere magari approvata con la fiducia nell’ultimo giorno utile". I fondi per le politiche sociali sono stati ridotti al lumicino o in alcuni casi cancellati dai tagli. La riduzione complessiva è dai 1594milioni di euro del 2007 ai 144 milioni del 2013. Il fondo più importante, quello per le politiche sociali, passerebbe da un miliardo a 45 milioni di euro. Il fondo per la famiglia da 220 milioni a 31. Azzerati i fondi per la non autosufficienza e per l’inclusione degli immigrati. Passa da 130 milioni del 2007 a soli 11 milioni del 2013 quello per le politiche giovanili. Le pari opportunità passano nei cinque anni di riferimento da 50 a 17 milioni. Meno 4 milioni al fondo per l’infanzia e l’adolescenza.

"L’ultima manovra ha ridotto di 7 miliardi le risorse ai comuni di cui presumibilmente uno era dedicato alle politiche sociali – ha continuato Barbieri – Affianco a questo, la manovra prevede un taglio di almeno 20 miliardi su tre grandi capitoli di spesa, che costituiscono le pensioni di reversibilità, le invalidità civili e le agevolazioni fiscali, introducendo il criterio di non concedere agevolazioni fiscali in presenza di almeno un emolumento e con questo si vogliono colpire le famiglie con gli assegni familiari". Il presidente Fish ha parlato anche della riforma fiscale e assistenziale. "La spesa annua per le pensioni di reversibilità e invalidità civili assieme fa 55 miliardi, il taglio previsto dalla legge delega è di 20 miliardi, per cui anche qui si tratta di un taglio di quasi un terzo – ha spiegato – L’aumento dell’Iva di un punto percentuale ha già fatto salire l’inflazione. La manovra mette le mani anche dove non dovrebbe, nella legge 328 che verrebbe svuotata del suo significato. Con questo libro nero, abbiamo voluto sfidare le modalità con le quali si compone l’orientamento delle politiche sociali nelle manovre che si stanno facendo, partendo anche da dove si potrebbero reperire le risorse". Tra i capitoli di spesa che si possono tagliare, Barbieri annovera: i centri di identificazione e di espulsione, le spese militari e la sperequazione delle convenzioni con strutture sanitarie private, con regioni che accreditano la stessa prestazione con un costo doppio di altre. Infine, una presa di posizione contro la social card. "E’ un’idea di intervento sulla povertà erogata da enti caritatevoli, rifiutiamo di essere enti che erogano beneficenza e carità alle persone più deboli", ha concluso il presidente della Fish.

Fonte: SuperAbile.it

09/11/2011