"Vergogna" e "assassini" le parole rivolte ai giornalisti nell’affollata conferenza stampa di oggi a Roma. "Dette troppe bugie". Intanto, sarebbe pronto il decreto di nomina del nuovo comitato ministeriale, composto da scienziati italiani e non: a breve i nomi
ROMA – "E’ ovvio che le cartelle dei pazienti di Brescia non contengano prove di miglioramenti. Gli Spedali Civili, infatti, si sono fermati alla valutazione dell’innocuità della terapia, ossia si sono limitati a raccogliere la mancanza di effetti collaterali, essendo terapie compassionevoli e non una sperimentazione". Il chiarimento di Davide Vannoni arrivava, ieri, dopo che sono stati resi noti gli esiti delle 36 schede di sintesi delle cartelle cliniche elaborate dagli Spedali Civili, dalle quali risulta che i pazienti sottoposti al metodo non hanno avuto alcun miglioramento. Vannoni aveva anche annunciato la conferenza stampa di stamattina organizzata a Roma dai genitori dei pazienti e sostenitori di Stamina. "Genitori e malati fanno ciò che chiediamo al ministero da mesi: andare dai pazienti e verificare le analisi, i dati e le prove raccolte dai medici e dalle strutture che li seguono e possono dimostrare con i fatti i miglioramenti".
Alla conferenza di oggi è stato dato il titolo "Chi ha paura della verità su Stamina?" e ha visto in prima fila i genitori dei piccoli pazienti curati con la terapia di Vannoni agli Spedali Civili di Brescia. Ha aperto la conferenza – affollata – Felice Massaro, nonno di Federico, un bambino in cura con il metodo Stamina nella struttura lombarda. "Guariniello indaghi anche sulla diffusione dei dati delle cartelle cliniche degli Spedali Civili di Brescia – ha esordito -. Dati tra l’altro falsi". Per questo – ha detto Massaro – questa conferenza è interamente registrata e sarà inviata alle procure: Milano, Brescia, Torino, Cuneo e Napoli. Sono state dette troppe bugie, non ne tollereremo altre". Ha preso la parola il papà di Celeste: "I giornalisti perché non ci hanno chiamato? I certificati di miglioramento ci sono e sono stati rilasciati, fra l’altro, dagli Spedali Civili di Brescia".
Clima teso, mentre molte accuse sono state lanciate proprio ai giornalisti, giudicati colpevoli di pressappochismo sulla questione Stamina quando non scorretti e in malafede. "Troppe notizie false". E poi "vergogna" e "assassini" sono le accuse lanciate agli operatori dell’informazione. "Troppa disinformazione, soprattutto negli ultimi giorni" ha detto Giuseppe Cammiolo, padre della piccola Smeralda gravemente disabile per un’asfissia alla nascita e oggi legata a un respiratore e in cura con il metodo Stamina. La sua testimonianza è quella di un genitore che ha bussato a tante porte, anche all’estero, per capire cosa dovesse fare per sua figlia, "anche a quella del professor Angelo Vescovi senza ricevere nessuna risposta, da lui come da altri esperti italiani". Vannoni, invece, gli ha risposto in 24 ore. Cammiolo ha mostrato le carte dei miglioramenti della bambina e ha detto: "Non avrò mai la presunzione di dire che è stato il metodo a far migliorare mia figlia, ma posso dire che è l’unica cura che ha fatto".
"Macchina del fango". Alla conferenza nella capitale non erano presenti Guido Ponta e Caterina Ceccuti, i genitori di Sofia, la bimba di Firenze affetta da leucodistrofia metacromatica che da un anno effettua presso gli Spedali Civili di Brescia le infusioni con il metodo Stamina. Le condizioni della bambina si sono infatti aggravate nelle ultime ore ed ora è ricoverata all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Il padre Guido usa Facebook per dare questa comunicazione, e anche lui attacca i media: "Oggi per i nostri figli si gioca una partita importantissima perché cercheremo, mostrando i certificati medici che attestano i miglioramenti e la totale assenza di effetti collaterali, di ripristinare almeno un po’ di verità e giustizia calpestate dalla macchina del fango mediatico che in questi giorni sta cercando di sotterrare Stamina".
Nuovo comitato ministeriale, scienziati italiani e non. Intanto sono stati individuati i nomi degli esperti che comporranno il nuovo comitato ministeriale che sarà chiamato a valutare il protocollo Stamina ai fini di una eventuale sperimentazione. Espletato l’iter burocratico del decreto di nomina, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha reso noti, poco fa, i nomi dei componenti del nuovo comitato: si tratta di scienziati sia italiani che stranieri (vedi articolo allegato), presidente è il professor Mauro Ferrari. Il nuovo provvedimento tiene conto del parere dell’Avvocatura dello Stato sull’ordinanza del Tar del Lazio che ha sospeso la nomina del primo comitato, giudicato non imparziale.
Fonte: Superabile.it
30/12/2013