Bella iniziativa, la “Scuola in Ospedale”

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LUCCA. I docenti di sostegno? Spesso vengono usati in modo illegittimo come «tappabuchi». Lo sostiene la «FGU-Gilda degli Insegnanti» di Lucca che ha inviato proprio in questi giorni ai vari istituti scolastici del territorio una nota riguardo all’uso illegittimo dei docenti di sostegno. «Sono giunti alla nostra sede segnalazioni e richieste di chiarimento in merito ad una pratica che si va diffondendo tra le scuole della provincia spiega il coordinatore, professor Giovanni De Persiis -. Alcuni dirigenti scolastici, infatti, risolvono i problemi di bilancio, in spregio alle norme relative all’integrazione scolastica degli alunni disabili, usando il docente di sostegno come tappabuchi in sostituzione di altro personale docente. Tale utilizzo improprio, quando tollerato dall’amministrazione scolastica, ha in molti casi compromesso, i processi d’integrazione in favore degli alunni diversamente abili». «DA ANNI prosegue De Persiis – la giurisprudenza è concorde nel ritenere illegittimo l’uso del personale di sostegno per altro scopo se non l’integrazione scolastica di alunni in tale situazione. L’insegnante di sostegno, docente contitolare della classe, in caso di presenza o assenza dell’alunno disabile non può essere impegnato in supplenze. Sulla questione il sindacato si sta organizzando per poter svolgere nel mese di febbraio una specifica assemblea che riguarderà gli insegnanti di sostegno». «L’ANNOSA polemica dell’utilizzo improprio degli insegnanti di sostegno giunge all’indomani di numerose battaglie portate avanti dai genitori degli alunni disabili nella provincia di Lucca e non solo, in seguito alla decurtazione delle ore sulle cattedre dei docenti di sostegno. La prassi consolidata negli ultimi anni da parte degli uffici scolastici provinciali per le cattedre di sostegno è di richiedere un insegnante ogni due alunni disabili, senza considerare che per la disabilità grave dovrebbe esserci un insegnante per alunno. Spesso, i ragazzi disabili non hanno nemmeno la copertura per la metà delle ore vanificando così il concetto di inclusione. Qualora gli insegnanti vengano utilizzati nelle supplenze le ore diminuiscono ancora di più». Della situazione sono state informate alcune associazioni disabili, Anffas; Aism; Anmic e Fasm, nonché la responsabile degli insegnanti di sostegno del Provveditorato di Lucca, Maria Coppolecchia.

Fonte: La Nazione.it

12/01/2015