cultura e disabilità, iniziativa a montesilvano
MONTESILVANO. Abbattere le barriere culturali, sensibilizzare la cittadinanza sul tema della cecità e far vivere un’esperienza percettiva e sensoriale alternativa rispetto alla semplice lettura di un testo. Questo lo spirito che ha animato il secondo reading letterario “Parole nel buio, uno sguardo attraverso gli occhi della mente”. Un reading in cui il pubblico presente, bendato, ha avuto la possibilità di sperimentare un approccio alternativo al testo.
Un centinaio le persone che hanno preso parte all’iniziativa promossa dall’associazione E20 Sociali-laboratori sensoriali di Sulmona con il contributo dell’associazione culturale Backstage Onlus di Avezzano, patrocinata dal Comune di Montesilvano e realizzata in collaborazione con la nuova scuola comunale di musica, l’ufficio disabili guidato da Claudio Ferrante, l’assessore comunale alla Disabilità Enea D’Alonzo e il consigliere Fabio Vaccaro. Il reading si è tenuto a Palazzo Baldoni. Voce narrante, la celebre attrice Cinzia Leone (foto).
«Ha narrato un racconto di Wells, “Il paese dei ciechi”», ha spiegato Claudio Ferrante, «Abbiamo ricevuto tantissime richieste, ma purtroppo i posti a disposizione erano soltanto cento. I partecipanti sono stati bendati prima di raggiungere la sala, per far capire loro le grandi difficoltà che vive quotidianamente una persona non vedente».
Le persone coinvolte nell’iniziativa sono rimaste bendate per circa 40 minuti. «La lettura del brano è stata intervallata da musiche e da suoni, come quello del fruscio del vento», ha aggiunto Ferrante, «E’ stato davvero emozionante. Subito dopo, c’è stato un interessantissimo dibattito. Tutti hanno espresso una forte emozione nel vivere questa giornata particolare. Dal dibattito è emerso che c’è stata una forte concentrazione sull’ascolto. Hanno raccontato che, concentratissimi sulle parole e la musica, sembrava loro di essere stati proiettati direttamente nel brano».
Spazio, inoltre, a una discussione sulle barriere architettoniche, tema quanto mai attuale. Molto variegata l’età dei partecipanti, in media dai 20 ai 50 anni. «Tra di loro, c’erano anche studenti dell’università di Teramo e dei ragazzi aquilani. La cosa straordinaria è che questa iniziativa non ha avuto costi. I cittadini l’hanno accolta in maniera straordinaria, preparando loro stessi il buffet».
Rosa Anna Buonomo
Fonte: Il Centro
18/06/2013