CAMPOBASSO. Intere zone della città inaccessibili o difficilmente percorribili dai portatori di handicap, cittadini in carrozzina chiamati a fare i conti con la mancanza di saliscendi e corrimani, elementi indispensabili per consentire loro una normale mobilità.
Un problema portato all’attenzione dell’opinione pubblica con la manifestazione sull’eliminazione delle barriere architettoniche che si è svolta l’altro giorno a Campobasso, promossa dal giovane bojanese Luca Sallusti, che il problema lo conosce in prima persona e che ironicamente l’ha affrontato in un calendario. Un’iniziativa sostenuta dal presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis e dal capogruppo del Pdl Carlo Perrella, che hanno sottolineato l’esigenza di tutelare le persone più deboli, mettendole in condizione di muoversi senza ostacoli nelle città. «Luca va sostenuto in questa sua battaglia – ha dichiarato Perrella – ed è importante che la parte politica, in qualsiasi livello istituzionale, prenda in seria considerazione la sua richiesta, le sue oggettive difficoltà che riscontra per affrontare le sfide quotidiane». Quanto al capoluogo l’area di maggiore criticità è quella del borgo antico, un dedalo di vicoli e di scale, non percorribili dai portatori di handicap ma disagevoli anche per gli anziani. Area inserita nelle cosiddette «zone sensibili», dove l’amministrazione comunale intende intervenire, con un intervento di abbattimento delle barriere architettoniche finanziato con 12.000 euro. Una cifra non certo sufficiente per risolvere il problema, che potrebbe essere affrontato in maniera capillare se nelle casse comunali arriveranno i 250.000 euro richiesti all’Unione europea, cui Palazzo San Giorgio dovrebbe aggiungere un co-finanziamento di 60.000 euro. Indispensabile, poi, la sinergia istituzionale, anche quella tra Comune e Provincia che si sta sperimentando in diversi capitoli di intervento. Anche di così grande rilievo sociale.
di Carmen Sepede
Fonte: Il Tempo
25/01/2012