PESCARA – Il Comitato dei tifosi disabili del Pescara denuncia il mancato rispetto delle norme di sicurezza dello stadio Adriatico Cornacchiaper quanto riguarda il settore disabili, lamentando la riduzione dei posti disponibili a sole 25 persone deciso in questi giorni dalla società biancazzurra per «gravi problemi legati alla sicurezza». Lo stesso comitato ha anche preannunciato una protesta con incatenamento dei tifosi disabili ai cancelli dello stesso impianto sportivo. «Ricordiamo che nello stadio non c’è nessuna via di fuga – spiega il Comitato – ma la cosa diventa ancor più grave in quanto, prima della ristrutturazione, esisteva una rampa che permetteva l’accesso alla pista di atletica, ma è stata eliminata a favore delle scale. Ci chiediamo a questo punto, in caso di grave pericolo, chi si occuperà di trasportare uno, 25, o 50 disabili a braccia? Ed in quanto tempo ci riuscirà? Si salveranno tutti o qualcuno sarà condannato a morte certa per via dell’incapacità dei responsabili alla sicurezza?».
I tifosi disabili ricordano inoltre che «non è mai stata fatta nessuna esercitazione per l’evacuazione del settore disabili; non ci sono cartelli informativi con indicazioni precise verso luoghi di raccolta sicuri; non esiste un ingresso separato». «Se in sede di ristrutturazione – si legge, in una nota – i responsabili dei lavori o i supervisori pagati per questo, avessero applicato o fatto applicare la normativa vigente che prevede la messa in sicurezza totale delle strutture pubbliche, il problema oggi non ci sarebbe. Ricordiamo che il numero dei posti riservati alle persone con ridotta capacità motoria dovevano essere per legge ben 100 su 20 mila spettatori perciò possiamo affermare che non sono state rispettate le norme che prevedono la proporzione tra spettatori e persone con disabilità».
Fonte: Il Messagero.it
07/08/2012