Il quadro emerso dal convegno "Disabilità e federalismo" è "disomogeneo e per la gran parte di totale insufficienza e inadeguatezza della rete". Così il presidente nazionale Speziale parla di "situazione esasperata e con conseguenti squilibri territoriali". La quasi totalità delle regioni italiane sta affrontando "gravi ripercussioni" a causa dei tagli. Negli ultimi anni, "progressivo e sostanziale arretramento delle politiche per la disabilità"
ROMA – "Una situazione esasperata e con conseguenti squilibri territoriali" quella sullo stato dei servizi per le persone disabili inquadrata dall’Anffas (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale), riunita venerdì scorso a Roma nel convegno nazionale "Disabilità e federalismo: tutti i protagonisti a confronto nel Welfare che cambia". L’appuntamento, realizzato col patrocinio dell’Anci, della Regione Lazio, di Roma Capitale, della Conferenza delle Regioni e dal ministero del Welfare, ha come obiettivo quello di fare il punto sulla situazione italiana confrontando le diverse realtà locali. "Il quadro che ne emerge – ha affermato Roberto Speziale, presidente nazionale di Anffas – è disomogeneo e per la gran parte di totale insufficienza e inadeguatezza della rete dei servizi. Vogliamo mettere a confronto gli attori del sistema per costruire un nuovo modello di welfare che parta da nuovi paradigmi dei diritti umani e civili della persona con disabilità sanciti dalla convenzione Onu e che soprattutto siano allocate le giuste risorse per dare giusti servizi".
Per Speziale, negli ultimi anni in Italia si è assistito ad un "progressivo e sostanziale arretramento per le politiche per la disabilità, di fatto scaricando totalmente sulle famiglie il peso di prendersi cura dei familiari, ma anche il peso economico attraverso una consistente e progressiva maggiore compartecipazione alla spesa". Arretramento che ha visto nella crisi economica un catalizzatore. "In un periodo in cui la crisi sta gravando in misura sempre maggiore sulle fasce più svantaggiate della società a causa di tagli indiscriminati – spiega l’Anffas -, la situazione sta divenendo più incerta ed ambigua per l’incedere lento ma inesorabile della riforma che istituirà il Federalismo, un progetto che pur non essendo ancora realtà ha già prodotto notevoli conseguenze". Le Regioni, infatti, sono in grave difficoltà, spiega l’Anffas: "Tranne alcune eccezioni, come nel caso della Regione Liguria che ha visto il rifinanziamento del Fondo per la Non autosufficienza del 50% e della Regione Lombardia che ha ripristinato il Fondo sociale regionale, la quasi totalità delle Regioni italiane sta affrontando gravi ripercussioni relative all’erogazione dei servizi destinati alle persone con disabilità e ali loro familiari".
In Calabria e Campania ci sono difficoltà in tutte le aree relative alla disabilità, specifica l’Anffas, nelle Marche le criticità maggiori riguardano l’inclusione lavorativa mentre in Sardegna è la questione "Dopo di Noi" a registrare problemi. "Situazioni a cui le realtà regionali stanno rispondendo in maniera differente, come lo sblocco degli accreditamenti in Lombardia, il congelamento delle liste d’attesa e dei budget assegnati alle Aassll in Liguria, aumento degli investimenti in regime di domiciliarità in Piemonte, servizi domiciliari attivati in maniera diversa in base ai comuni nella regione Calabria, tendenza al voucher di servizio in Sicilia". Questioni diverse, tra regione e regione, ma che secondo l’Anffas si ritrovano sullo stesso piano quando si parla di dati e indagini. "Due fattori uniscono le Regioni: la quasi totale assenza di dati regionali relativi alla lista d’attesa per accedere ai servizi, in particolare ai servizi di riabilitazione in età evolutiva, di semiresidenzialità e residenzialità, e l’assenza di indagini o monitoraggi sul rapporto tra disabilità e povertà. Una mancanza, questa, che da tempo Anffas sottolinea poiché senza dati non è possibile realizzare politiche adeguate per andare incontro alle esigenze delle persone con disabilità".
di Giovanni Augello
Fonte: Superabile.it
23/11/11