Mappe tattili, menù in Braille e bancone basso utilizzabile da baristi o avventori in sedia a ruote nel locale di via Nazario Sauro. In dodici mesi oltre 200 concerti e serate e centinaia di persone incontrate. Un successo per un progetto innovativo che ha offerto spazio a realtà che non si incontrano tutti i giorni. E ora si cerca di esportare l’iniziativa
BOLOGNA – Dodici mesi di apertura, oltre 200 tra concerti e serate e centinaia di persone incontrate. Sono i numeri del primo anno di L’altro spazio, il locale di via Nazario Sauro dedicato e inclusivo per le persone disabili (e non solo) ideato da Nunzia Vannuccini e Jascha Blume. “L’obiettivo dell’Altro Spazio è creare un luogo davvero inclusivo, non solo un posto fisico ma una prospettiva, una proposta di vita – sottolinea Vannuccini – Per le aziende assumere un lavoratore disabile è un obbligo che scatta dai 15 dipendenti: i membri del nostro staff sarebbero stati la sedicesima scelta, qui sono i primi e gli unici”. E aggiunge: “Dopo un anno, la squadra è al completo, siamo riusciti ad arrivare a un traguardo importante come questo ancora carichi e pronti per le nuove sfide, siamo contenti di festeggiare con la città di Bologna questo piccolo, grande successo”.
Mappe tattili per orientarsi, menù scritti in Braille e il bancone di soli 80 centimetri per permettere a chiunque, anche a chi è in sedia a ruote, di poter servire e spillare birre (tra cui la Ramp realizzata in esclusivo dal mastro birraio americano sordo Ken Fisher). “È stato più difficile mettere una rampa che immaginare e creare un luogo accessibile, per me come olandese abituarmi alla burocrazia italiana rimane una missione impossibile – spiega Jascha Blume, videomaker sordo e titolare dell’Altro spazio insieme a Nunzia – La sfida è non mollare e non abbattersi, stiamo valutando come esportare il progetto fuori dall’Italia, siamo curiosi di vedere cosa può succedere”.
Musica dal vivo, reading di poesia, corsi di lingua dinamici e interattivi, laboratori e teatro per bambini, cene al buio. Sono alcune delle iniziative realizzate in 12 mesi dall’Altro spazio, “che hanno offerto la possibilità concreta di conoscere, respirare e avvicinarsi a realtà che non si incontrano tutti i giorni”, e da quest’anno sono in programma corsi di cucina per ciechi.
Fonte: Superabile.it
04/11/2016