MILAZZO. Einstein, Darwin, Edison, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Van Gogh, Picasso e Beethoven. Cosa avevano in comune questi illustri personaggi? Erano tutti affetti da dislessia, un disturbo specifico dell’apprendimento che riguarda almeno il cinque per cento della popolazione scolastica, 4-5 bambini su 100, in media uno per ogni classe. Una patologia per la quale i soggetti dotati di normale intelligenza incontrano difficoltà nel leggere e scrivere in modo corretto e fluente, senza che tuttavia sia precluso loro il raggiungimento del successo personale, come testimoniano gli esempi di cui sopra. Una problematica affrontata e discussa nel corso di un incontro promosso da Gianfranco Minniti, Rosa Grosso e Anna Liotta, in collaborazione con l’Associazione italiana dislessia, e tenutosi a Palazzo D’Amico.
L’appuntamento si è aperto con la proiezione di "Stelle sulla terra", pellicola di cui l’Ufficio scolastico provinciale sta promuovendo la visione per una maggiore sensibilizzazione verso i disturbi dell’apprendimento, diagnosticabili già dalla seconda elementare. Il film racconta di un bambino indiano, affetto da dislessia, che riesce a superare difficoltà e sofferenze grazie all’aiuto di un insegnante, abile nel cogliere precocemente il disagio dell’alunno. Una storia drammatica che ha colpito gli spettatori, offrendo molti spunti per il dibattito aperto a genitori, docenti, professionisti e comuni cittadini. "La dislessia non è un handicap, ma un disturbo invisibile che crea nel bambino un senso di frustrazione, inadeguatezza e sofferenza, portandolo all’isolamento e alla solitudine – ha affermato Grazia Restuccia, presidente dell’Aid, sezione di Messina -. Oggi fortunatamente c’è una maggiore presa di coscienza del problema, ma la vera svolta culturale può arrivare dalla legge approvata nel 2010 che riconosce l’esistenza di questi disturbi dell’apprendimento, tra cui anche la disgrafia, la disortografia e la discalculia". Legge che rappresenta una vera e propria conquista per l’associazione perchè sancisce il diritto a usufruire dei provvedimenti compensativi e dispensativi lungo tutto il percorso scolastico, compresa l’Università, e assicura la preparazione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici. "Questa legge garantisce il diritto allo studio degli alunni dislessici – ha dichiarato Stefania Scolaro, assessore alla Cultura -. Adesso è fondamentale la formazione dei docenti, affinché acquisiscano quegli strumenti attraverso i quali comprendere il disagio del bambino e valorizzare le sue potenzialità". E sul valore della persona si è incentrato l’intervento di padre Marco D’Arrigo, sacerdote della parrocchia del Sacro Cuore ed anche presidente del consultorio familiare "La casa del cuore" : "Ogni bambino ha abilità e capacità diverse, che non devono essere calcolate solo sul profitto". Infine il messaggio incoraggiante arrivato da una ragazzina presente all’incontro: "Sono dislessica, ma non mi sento per questo diversa".
di Mario Basile
Fonte: Gazzetta del Sud
14/09/2011