Le ricerche tra relazione, empatia e tecnica, quali procedure nell’osservazione del "funzionamento" della famiglia (équipe di Silvia Mazzoni) e la conoscenza approfondita dei bambini (équipe di Magda Di Renzo), contribuiscono a comprendere le dinamiche relazionali intorno a un bambino autistico: così si spiega in "Sostenere la relazione genitori-figlio nell’autismo".
Nuovi contributi:
da uno dei più importanti esperti dell’autismo (del Centro di Cambridge), l’inglese Simon Baron-Cohen, che in "Cognizione ed empatia nell’autismo" (sottotitolo "Dalla teoria ella mente a quella del cervello maschile estremo") sviluppa la teoria dell’empatia-sistematizzazione: difficoltà sociali e di comunicazione collegate a ritardi e deficit nel bilanciamento delle due capacità (anche sul recente Nature ). Fa già discutere la sua ricerca effettuata in tre regioni olandesi (359 scuole): l’ipotesi, qui confermata, è che disturbi dello spettro autistico siano più frequenti nelle aree dove esistono lavori (e genitori) con forte tendenza alla sistematizzazione (scienziati, ingegneri, informatici…).
Un fattore di rischio, quindi, se i genitori sono predisposti al "pensiero tecnico". Sempre nella ricerca sul campo, in Italia, il Progetto Tartaruga ha monitorato oltre 100 bambini autistici (in "Le potenzialità intellettive del bambino autistico" ). Infine suggeriamo la lettura della guida di Hilde De Clerche "L’autismo da dentro".
di Caterina Viola
Fonte: La Repubblica
14/11/2011