Niente da fare per lo schema di decreto che avrebbe introdotto le nuove tabelle per la valutazione dell’invalidità civile: la Commissione ha accolto le richieste delle associazioni, che avevano duramente criticato il provvedimento. "La stroncatura sia il punto di partenza per una riflessione più profonda"
ROMA -"È esattamente quello che la Fish aveva chiesto durante l’audizione". Così Pietro Barbieri, presidente della Federazione italiana per il superamento dell’Handicap, commenta soddisfatto la notizia che la Commissione Affari Sociali della Camera ha bocciato lo schema di decreto con le nuove tabelle per la valutazione dell’invalidità civile. Proprio la scorsa settimana infatti la Fish, sentita sul tema dalla Commissione, aveva espresso durissime critiche allo schema di decreto proposto dal Ministero della Salute. L’associazione, di conseguenza, aveva espressamente invitato la Commissione ad esprimere parere negativo. E oggi, su proposta dell’onorevole Margherita Miotto (capogruppo Pd), la stessa Commissione, praticamente all’unanimità, ha rimandato al Ministero l’atto con parere negativo.
"Nel testo – ricorda la Fish – c’è una palese violazione dei principi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità ratificata dall’Italia nel 2009: la visione è puramente sanitaria, senza alcuna attenzione alle difficoltà e agli ostacoli all’inclusione e alle pari opportunità". Non solo. Per l’associazione, "le nuove procedure, a causa delle numerose ulteriori certificazioni specialistiche previste, produrrebbero un aumento dei costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale e del cittadino. Una complicazione e un sovraccarico che mal si coniugano con le recenti tendenze alla semplificazione amministrativa e alla spending review". La Federazione contesta anche "la debolezza, inadeguatezza e arretratezza scientifica dello strumento di valutazione che si continua ad adottare". Al contempo, continua, "lo schema di decreto, incredibilmente, non fornisce alcuna indicazione per la valutazione specifica degli atti quotidiani della vita, cioè del requisito principale per accedere all’indennità di accompagnamento, preferendo lasciare carta bianca all’Inps". "Ci auguriamo – conclude Barbieri – che questa stroncatura sia il punto di partenza di una riflessione più profonda sulle modalità di valutazione della disabilità più funzionale all’inclusione sociale, alle pari opportunità e ai diritti di tanti Cittadini italiani. Ora la palla torna al Ministro Balduzzi…".
Soddisfatto anche il presidente della Fand, Giovanni Pagano: "E’ un’ottima notizia – commenta – frutto della nostra azione pressante: siamo riusciti a far comprendere alla commissione che quelle tabelle erano da respingere perché distruggevano di fatto quello che oggi è l’invalidità civile in Italia. Per fortuna – conclude Pagano – la Commissione ha recepito i nostri suggerimento e si è data sei mesi di tempo per affrontare il problema, intorno a un tavolo, con la partecipazione delle associazioni sostenute da tecnici e medici preparati, al fine di elaborare tabelle che siano accettabili".
Fonte: Superabile.it
12/11/2012