Cresce la detrazione anti barriere

Cresce la detrazione anti barriere

| 0

Il comune di Milano approva la richiesta di sospendere per un mese l’attività dei Magazzini generali per aver impedito a una ragazza di assistere a un concerto in marzo. Bomprezzi: "Sentenza che fa cultura"

MILANO – Chi discrimina, paga. Il comune di Milano ha sanzionato i Magazzini generali di Milano, locale dove si balla e si ascolta musica live, a 516 euro di multa e trenta giorni di chiusura forzata (che avverrà a ridosso delle ferie estive). Il locale milanese il 18 marzo 2013 aveva impedito a F. C., una ragazza disabile della provincia di Bergamo, di ascoltare il concerto dei Black rebel motorcycle. Eppure l’azienda organizzatrice dell’evento, la "Vivo concerti srl", le aveva confermato via email l’accessibilità della struttura. Peccato che al posto di rampe o entrate prive di gradini, F. C. ha trovato un robusto buttafuori il quale avrebbe dovuto sollevarla e farle oltrepassare l’ostacolo. Ma la sedia a rotelle di F. C. è elettrica, troppo pesante per chiunque. Così ha dovuto dire addio al concerto.

La storia non si è chiusa lì: l’ufficio legale di Ledha ha spedito al Comune di Milano un’istanza per la chiusura temporanea del locale, in base a quanto previsto dalla legge 104 del 1992. E alla fine l’associazione l’ha spuntata, dopo una lunga battaglia legale. I Magazzini generali hanno cercato di minimizzare l’episodio, sostenendo di avere tutte le carte in regola. Eppure F. C. a quel concerto non era potuta andare, nonostante avesse pagato il biglietto come tutti gli altri. "Non ci importa la sanzione, quanto il fatto che questa sentenza fa scuola, è un precedente. Attraverso questa sentenza vogliamo fare cultura", commenta il presidente di Ledha Franco Bomprezzi. Il principio da tutelare è molto semplice: se esistono le leggi che permettono a tutti di accedere ad un evento pubblico, questo diritto va garantito. E chi sbaglia, paga. Bomprezzi cita l’esempio delle cinture di sicurezza in macchina: "All’inizio – continua – nessuno le metteva perché non c’era sanzione. Ora possiamo dire che quasi tutti le indossano. Quelle multe sono riuscite a creare cultura.

Ora Bomprezzi si aspetta anche i malumori da parte dell’opinione pubblica. "È già accaduto con il nuovo Regolamento edilizio che impone entro un anno l’abbattimento delle barriere architettoniche da tutti gli esercizi commerciali e i luoghi pubblici – prosegue il presidente di Ledha – qualcuno ci ha detto che con l’obbligo non si raggiunge nulla. Io credo che invece sia un primo passo".

Fonte: Superabile.it

20/01/2014