Crisi, il ministro Sacconi: ”Inesorabile il controllo dei conti, no a resistenze caparbie”

Crisi, il ministro Sacconi: ”Inesorabile il controllo dei conti, no a resistenze caparbie”

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Carissimi Amici della stampa,

 

A seguito delle dichiarazioni, fuori da ogni logica, rilasciate dal Presidente Fiaba Dott. Trieste sull’operato dell’Ufficio Disabili del Comune di Montesilvano e del suo Disability manager,   si allega copia alla presente e-mail: Vogliate per cortesia rendere pubblica questa risposta fatta dal Dott. Camillo Gelsumini Presidente UILDM di Pescara e Chieti nonché Disability Manager e condivise anche dal Responsabile del Movimento V.I. Abruzzo e Vice presidente AIAS sede di Lanciano Onlus. Cordialmente saluto.

Trombette e tromboni …
Aiuto! … Aiuto! … abbiamo un caso grave.
Senza scomodare il Prof. Cuomo, esimio luminare in Didattica Speciale, credo che noi, Disability Manager, dobbiamo intervenire.
Allora facciamolo secondo i dettami della nostra professione.

Oggi, 3 agosto 2011,  il sig. Trieste, Presidente del Fondo FIABA, per l’ennesima volta, ha espresso il suo Alto Giudizio sulla inutilità del Disability Manager in un articolo apparso sul Centro, giornale d’Abruzzo.
Abbiamo un caso che richiede tutta la nostra attenzione.

Abbiamo un caso di reiterata e assoluta impermeabilità intellettuale. Dopo tanti anni, qualcuno, che dovrebbe occuparsi di disabilità,  non ancora capisce cosa è e cosa fa il Disability Manager.
Come fare a penetrare una tale corazza di … scegliete voi il sostantivo.
Dobbiamo fare rete, e tentare di spiegare, ancora una volta, certi concetti, ormai familiari anche ai più sprovveduti politichetti di periferia ma, sembra, ignorati nelle stanze governative che continuano pervicacemente a finanziare delle dannose trombe.

Come fare allora a spiegare che le Barriere Architettoniche, pur rappresentando una parte del problema della accessibilità, non sono tutta la accessibilità; come spiegare che ci sono disabili che sarebbero felici di poter incontrare delle barriere architettoniche sul loro cammino, perchè significherebbe che sono stati messi in grado di uscire di casa; come spiegare che, tutto intorno, si alzano grida, e telefonate, di richiesta di aiuto da parte di esseri umani ai quali stanno togliendo assistenza, riabilitazione, trasporti, in pratica tutto, a chi crede che esistano solo le barriere architettoniche e che i Disability Manager si occupino solo di esse.

Come spiegare che esistono concetti come “Pari Opportunità”, “non discriminazione” ,“accessibilità sociale”, Governance”, “Inclusione e partecipazione”, insieme a centinaia di altri, a chi sembra a digiuno di tutto cio?

Come spiegare che il principale compito del Disability Manager è quello di rimuovere le barriere ma non solo quelle architettoniche? Come spiegare che il presupposto si fonda sul concetto di consapevolezza e la distinzione tra “facilitatore” e “barriera” spesso riferibile alle persone stesse e quindi con l’autoconsapevolezza magari a noi stessi, a chi di consapevolezza sembra essere del tutto privo?

Sembra un discorso complicato e lo è. Devo ammettere che in questo caso, consapevolmente non voglio essere un “facilitatore” per rendere certi concetti accessibili a coloro che hanno difficoltà con la rappresentazione concettuale; è un mio limite, ma in questo caso, sicuramente, ancora una volta, sarebbe fatica sprecata, per cui vi chiedo aiuto. Lo chiedo a tutti quegli specialisti, educatori, psicologi, assistenti,  che in molte associazioni, quotidianamente si occupano di disturbi dell’apprendimento: “avete un suggerimento”?

Per favore, facciamo rete e corriamo in aiuto ad un “caso” grave di barriera e di danno per tutto il mondo della disabilità. Qualcuno, dotato di molta professionalità e pazienza, per favore intervenga, si sacrifichi in nome di tutta la disabilità che, in questo periodo storico ha enormi problemi di sopravvivenza sociale con il fine di evitare ulteriori danni e ulteriori “barriere” e confusioni culturali non necessarie.
Forse in fondo sarebbe sufficiente ignorare il tutto, come si fa con quei pestilenziali bambini capricciosi che richiedono solo attenzione per alleviare il senso di solitudine che li circonda, ma, cari colleghi voglio ricordarvi che una delle nostre mission è proprio occuparci dei casi gravi, soprattutto quelli che sembrano senza speranza.

Una piccola appendice rivolta ai nostri “governanti”:
in un momento economico nel quale azzerate il fondo Nazionale per la Non Autosufficienza, riducete il fondo sociale nazionale ad un decimo e minacciate di azzerare anche quello, tagliate sul servizio civile e potrei andare avanti all’infinito parlando di assistenza, assegni di cura, riabilitazione, ecc., vi sembra il caso di continuare a finanziare la produzione, a quanto sembra, di un cumulo enorme di “protocolli si intesa” fatti con tutti gli enti locali, e, sospettiamo anche con i pollai, gli ovili e le stalle del territorio nazionale, da parte di chi, per esempio, non si preoccupa neanche di intervenire con una piccola nota sui  tagli ai rifinanziamenti della legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche che stanno avvenendo in molte regioni d’Italia, ci chiediamo quindi, pur apprezzando il vostro tentativo di risolvere i problemi personali dotando almeno un disabile italiano di una vera Vita Indipendente, se sia il caso di continuare con questa palese violazione del diritto di Pari Opportunità, e di palese discriminazione senza nessun titolo apparente.

Dott. Camillo Gelsumini
Disability Manager

04/08/2011