È quanto accade presso la riserva naturale Thai Elephant Centre for Conservation, nel nord del paese asiatico. Al posto di delfini, cani o cavalli si adottano due femmine d’elefante. L’ideatore: "L’elefante è un grosso stimolo che può mantenere l’attenzione di una persona più a lungo"
ROMA – Le terapie mediante l’utilizzo di animali per le persone con autismo non sono nuove. Delfini cani e cavalli sono spesso utilizzati in diverso modo, nonostante non manchino gli scettici. In Thailandia più che su cani o delfini si è ripiegato su qualcosa di più grande, ma allo stesso modo intelligente e capace di interagire con l’uomo: l’elefante. Nua Un e Prathida sono due femmine d’elefante che da qualche tempo stanno aiutando alcuni bambini autistici nella provincia del Lampang, nel Nord del paese asiatico. La notizia è riportata dall’emittente Cbs che dedica ai due animali e ai piccoli pazienti un intero servizio con tanto di foto. Wittaya Khem-nguad, responsabile del progetto afferma che i genitori "vedono miglioramenti dopo la terapia elefante" dopo alcune settimana di terapia, ma secondo Rebecca Johnson, direttrice del Centro di Ricerca per l’interazione tra uomo e animale presso l’Università del Missouri, servono maggiori studi. A suggerire l’utilizzo degli elefanti per aiutare le persone con autismo è stato Nuntanee Satiansukpong, capo del dipartimento di terapia occupazionale presso la Chaing Mai University. Per Nuntanee, l’elefante è in grado di coinvolgere maggiormente tutti i sensi, sia per le caratteristiche stesse dell’animale, sia per la sua capacità di interazione con gli uomini.
Una piccola osservazione preliminare trovato miglioramenti tra i quattro ragazzi, dopo tre settimane di terapia elefante, ma ulteriori ricerche con campioni più grandi è necessario, dice Rebecca Johnson, che dirige il Centro di Ricerca per l’interazione tra uomo e animale presso l’Università del Missouri. Una presentazione sul programma tailandese è stato recentemente reso presso la scuola di Thompson Centro per l’Autismo e disturbi dello sviluppo neurologico. Nuntanee Satiansukpong, capo del dipartimento di terapia occupazionale a Chaing Mai University, è colui che ha suggerito elefanti potrebbero aiutare le persone con autismo. Lei dice che gli elefanti fornire i ricchi, che attirano l’attenzione "menu sensoriale" vantaggioso per l’autismo, mentre l’intelligenza degli animali ‘e altre caratteristiche consentono una vasta gamma di interazioni con gli umani. "L’elefante è un grosso stimolo che può mantenere l’attenzione di una persona più a lungo – afferma Nuntanee -. E trascinare fuori i bambini del loro mondo serve per farli stare meglio".
Fonte: superabile.it
17/08/2011