ROMA – È stata una dura battaglia, dichiara Cecilia Carmassi, nonostante le promesse fino a oggi il governo non riusciva a trovare la copertura per l’integrazione del fondo non autosufficienza. Solo oggi, grazie al tenace impegno dei parlamentari Pd, abbiamo ottenuto un successo, anche se parziale.
Il fondo, azzerato dal governo Berlusconi, torna oggi quasi ai livelli del fondo sperimentale varato dal governo Prodi. Ammonterà cioè a 315 milioni di euro. Le nuove risorse sono state reperite per 75 milioni sul cd fondo Catricalà e per 40 milioni sui risparmi derivanti dai controlli sui falsi invalidi e in modo più sostanziale dalle ordinarie rivedilibilità della condizione di non autosufficienza.
Certo, questo fondo è solo un punto di partenza e una risposta ai bisogni più gravi. Per un vero piano in grado di affrontare la non autosufficienza come è stato fatto negli altri paesi europei, dovremo attendere il nuovo governo.
Un ringraziamento al senatore Legnini, relatore e ai senatori Pd, che hanno tenuto fermo l’impegno assunto coi disabili gravi e gravissimi di tornare a dare risposte al loro diritto ad una vita dignitosa. L’impegno al Senato e quello dei deputati Pd alla Camera segnano un risultato insperato solo un anno fa: 300 milioni su fondo nazionale politiche sociali e 315 su fondo non autosufficienza. È iniziata l’inversione di rotta.
Fonte: Disablog.it
20/12/2012