Demenza, Alzheimer e Stimolazione Cognitiva

Demenza, Alzheimer e Stimolazione Cognitiva

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MARCON (VE) – Andare al cinema, per un disabile, non è così facile come potrebbe sembrare. Lo hanno capito a loro spese quattro ragazzi in carrozzella che giovedì scorso si sono organizzati per andare all’Uci Cinema di Marcon per vedere “Lo Hobbit” in 3D, scoprendo però che non potevano entrare tutti insieme in sala, per questioni, è stato riferito loro dall’addetto alla biglietteria, legate alla sicurezza.

All’iniziale delusione e amarezza per un inaspettato cambio di programma è subentrata la rabbia di chi si è sentito discriminato, e che li ha portati anche a chiedere di poter parlare con un responsabile del multisala, per un ulteriore quanto doveroso chiarimento. Luca e Fabio Toniolo, Francesco Bressan e Menelao Rama (questi i nomi dei ragazzi) condividono non solo la passione per il cinema, facendo parte tutti del team mestrino “Black Lions” di hockey su carrozzelle elettriche, le stesse che utilizzano per muoversi ed essere il autonomi negli spostamenti. Dal responsabile di sala hanno appreso che la normativa sui pubblici spettacoli prevede l’accesso di disabili in una sala cinematografica secondo parametri rigorosissimi, indipendentemente dalla natura della disabilità o degli ausili utilizzati per muoversi. A quel punto non è rimasto loro che rinunciare al film e tornare a casa. Ma la rabbia li ha portati a condividere sulle proprie bacheche Facebook lo sfogo per la cocente delusione, raccogliendo in brevissimo tempo molti commenti di solidarietà da amici e conoscenti che si sono detti indignati per quanto successo. «Ancora non siamo convinti di quanto riferitoci dal responsabile di sala» dice amaramente Fabio raccontando l’episodio «e per questo vogliamo andare fino in fondo, per capire davvero quali limiti fissi la legge».

Dalla loro i quattro ragazzi, hanno la certezza che la legge italiana è sì tra le più rigorose in Europa, ma nel senso della tutela del disabile, salvo trovare, spesso, scarsa applicazione. L’amministratore delegato di Uci, Andrea Stratta, informato della vicenda ha voluto esternare la propria amarezza per quanto successo. «Ai quattro ragazzi diversamente abili che volevano accedere contemporaneamente in una delle sale della nostra struttura di Marcon» spiega «desideriamo esprimere tutta la nostra solidarietà. Riteniamo però corretto precisare che Uci ha acquisito il multiplex nel 2009 e che sono state rinnovate tutte le autorizzazioni a norma di legge rilasciate al precedente proprietario. A Marcon disponiamo di due posti per le persone diversamente abili nelle sale di piccole e medie dimensioni e quattro posti nella sala più grande del multiplex. I posti, come prescritto dalla legge, sono ubicati per facilitare la fuga in caso di pericolo. La legge e le norme di sicurezza non prevedono discrezionalità nell’applicazione di tali regole».

«Non è giusto» insiste Fabio anche a nome degli amici «perché potremmo presto essere allontanati anche da una pizzeria o da un supermercato da chi considera sempre come un impiccio le nostre carrozzelle».

Roberto Massaro

Fonte: Disablog.it

11/01/2013