Si è appena conclusa la 7ª “Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo”, con monumenti illuminati di blu e lampade blu alle finestre per attirare l’attenzione sulla necessità di una legge nazionale che permetta una regolamentazione dei diritti delle persone con autismo, disturbo cronico dello sviluppo del sistema nervoso centrale, causa di una disabilità che coinvolge l’ambito comunicativo, comportamentale, sociale. La sindrome venne descritta per la prima volta dallo psichiatra americano Leo Kanner, il quale indicò con il termine “autismo infantile precoce: un insieme di sintomi che compromettono l’interazione sociale, la comunicazione verbale, gli interessi, le attività e soprattutto i rapporti interpersonali”. Negli anni 60, interventi psicoanalitici condotti in maniera diffusa e intensiva, hanno considerato l’autismo come una psicosi, un serio disturbo della psiche, cioè, che avrebbe origine da un cattivo rapporto tra madre e figlio, a partire dalla gravidanza. Si parlava di “madri frigorifero”. Sulla base di queste considerazioni, sostenute tra l’altro dal famosissimo psichiatra americano Bettelheim, numerosi bambini furono ricoverati a vita in istituto senza possibilità di inserimento nella vita sociale di tutti. Un altro aspetto particolarmente negativo riguarda gli eventuali legami tra la vaccinazione trivalente e l’autismo. Per anni si è ritenuto che esistesse un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino antimorbillo – parotite – rosolia e l’insorgenza di autismo e diabete mellito. Un legame sempre smentito dalla Comunità Scientifica e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Non solo. Ci sono voluti addirittura 12 anni, ma infine la stessa rivista più prestigiosa “Science” (che aveva pubblicato il rapporto vaccino trivalente – autismo), ha ammesso di aver contribuito a creare paure infondate denunciando il medico che, per interessi economici, aveva inventato l’inesistente legame tra vaccini e autismo. Oggi in tutto il mondo scientifico, l’autismo non è considerato una malattia mentale, ma come una grave disabilità causata da molteplici affezioni cerebrali che intervengono in epoca molto precoce: addirittura durante la gravidanza, al momento del parto, entro i primi 3 anni di vita, periodo in cui il bambino normale sviluppa le fondamentali potenzialità di apprendimento e di contatto con la realtà. La sindrome è diversa da individuo a individuo per la gravità e la varietà dei sintomi: si tratta di una patologia cronica che durerà tutta la vita, che può modificarsi e migliorare, ma purtroppo non guarire. L’autismo viene definito in base a comportamenti osservabili. Non è possibile, infatti utilizzare forme di diagnosi di tipo biomedico, come ad esempio una analisi del sangue, una Tac, una radiografia. I bambini affetti da disturbi autistici in Italia si calcolano intorno al 2-6 per mille. La prevalenza è di una femmina ogni 4-5 maschi. Sono circa 400mila nel nostro Paese le persone con disturbi dello spettro autistico. Si calcola intorno ai 30-40mila euro il costo annuo degli interventi di educazione speciale per ciascun bambino con autismo. La spesa annua per ciascun adulto con autismo grave inserito in strutture residenziali si aggira intorno ai 60-80mila euro. Il 22 novembre 2012 la Conferenza Stato Regioni ha approvato le linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali sull’autismo con l’introduzione di livelli essenziali di assistenza anche per questi disturbi. Purtroppo solo 5 Regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Umbria e Puglia) hanno deliberato il recepimento delle linee d’indirizzo, ma anche in queste regioni l’esito non è soddisfacente: l’unica a stanziare fondi è stata la Lombardia, ma poi tutto si è bloccato. Accade così che i soggetti con autismo sono praticamente esclusi dal mondo scolastico e del lavoro. È questo il motivo per cui la 7ª Giornata Mondiale della consapevolezza del’Autismo ha acceso i riflettori affinché finalmente queste linee di indirizzo diventino comuni in tutto il territorio nazionale. * Psichiatra, Psicoterapeuta
di CAMILLO VALGIMIGLI *
Fonte: Gazzetta di Modena
22/04/2014