Disabili italiani che si recano all’estero: cosa fa l’Italia? -09/06/09

Disabili italiani che si recano all’estero: cosa fa l’Italia? -09/06/09

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A sua Eccellenza Sen. Maurizio Sacconi Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Sig. Ministro,
ci e’ giunta una segnalazione da parte di una nostra connazionale residente a Palermo che recatasi in Gran Bretagna,precisamente a Bolton,ha vissuto una spiacevole situazione.

Essendo disabile e quindi in possesso di contrassegno di parcheggio per invalidi,rilasciato dal comune di Palermo in data 15/06/2005 con scadenza il 14/06/2010,ha parcheggiato la propria auto presso un’aerea riservata ai disabili.

Al suo ritorno,ha avuto la spiacevole sorpresa di trovare sul parabrezza dell’auto una multa avente la seguente motivazione: Auto parcheggiata presso un’area riservata alle persone disabili,sprovvista del contrassegno regolamentare.

La nostra connazionale,ha avuto modo di contestare la multa,semplicemente perche’ ha la figlia che lavora in Gran bretagna e quindi,parla e scrive correttamente l’Inglese,ma un connazionale,che va in un paese straniero e non parla la lingua locale e si trova li solo per vacanza o altro,come fa?

A questo punto mi chiedo: un disabile Italiano che decide di recarsi all’estero,quali garanzie ha?

Esiste una raccomandazione del Consiglio Europeo del 4 giugno 1998 su un contrassegno di parcheggio per disabili (98/376/CE) che esorta gli stati membri a rilasciare un modello di contrassegno unico.

Pero’,come al solito,mentre molti stati membri dell’Ue hanno accettato la raccomandazione del consiglio Europeo stampando il modello unico del contrassegno in questione,l’Italia ancora sta riflettendo sul da farsi.

La raccomandazione prevede che i contrassegni per disabili abbiano caratteristiche uniformi e che vengano riconosciuti da tutti gli Stati membri, in modo da facilitare gli spostamenti in auto dei loro titolari.

La raccomandazione non si propone di modificare le norme nazionali sul rilascio del contrassegno di parcheggio per disabili; tuttavia, il fatto che il contrassegno sia riconosciuto in tutta Europa facilita notevolmente la libera circolazione e l’autonomia dei disabili nell’U.E.

Come mai allora,in Italia non e’ stata introdotta alcuna modifica che possa permettere ai nostri connazionali disabili di circolare negli stati membri senza aver alcun tipo di problema?

Speriamo in un suo intervento che possa dare un contributo per una soluzione urgente che possa risolvere il problema in questione.

Naturalmente,siamo in possesso della documentazione che illustra la situazione sopra citata.

Nel ringraziarla per la sua cortese attenzione e rimanendo in attesa di positivi sviluppi.

Cordialmente,
Vincenzo Nicosia, Presidente Europeo Sicilia in europa