Disabili, l’indipendenza negata

Disabili, l’indipendenza negata

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I consiglieri comunali di opposizione criticano l’operato dell’amministrazione capitolina nei confronti dei cittadini con disabilità. Piano regolatore sociale, mobilità e Dopo di noi le ombre più scure di quello che definiscono "profondo nero".

ROMA – "La disabilità a Roma ai tempi di Alemanno: profondo nero": a fare il punto sulle criticità di Roma Capitale nei confronti dei cittadini disabili si sono riuniti i consiglieri dell’opposizione che, in Campidoglio, si occupano dell’argomento: Gemma Azuni, vice presidente della Commissione Politiche della salute, Daniele Ozzimo, vicepresidente della Commissione Politiche Sociali e Mario Dany De Luca, responsabile nazionale del Dipartimento per il superamento dell’handicap dell’Italia dei Valori e promotore dell’iniziativa.

"Le politiche sociali e la disabilità sono questioni molto critiche sia a livello di politica nazionale sia a livello romano – spiega De Luca – La campagna contro i falsi invalidi ha rappresentato un attacco culturale alla disabilità; un altro attacco è stato sferrato contro l’indennità di accompagnamento, che si vuole legare al reddito; ci sono poi il sovraffollamento delle classi e la riduzione del numero degli insegnanti di sostegno, a cui si aggiungono l’azzeramento del fondo per la non autosufficienza e il drastico ridimensionamento di quello per le politiche sociali". Fin qui, la politica nazionale, che però "si intreccia strettamente con la vicenda romana – continua De Luca – Il piano regolatore sociale, che ci è stato da poco presentato, è un programma di riforma che non ci piace. E’ mancata, innanzitutto, la partecipazione democratica di consulte, associazioni e terzo settore: l’unica attenzione è stata rivolta alla cassa. Non ci piacciono i pacchetti assistenziali, che portano non a una globale presa in carico, ma a un intervento non mirato, con conseguente deperimento delle ore e della qualità dei servizi". Altre criticità, storiche ma ancora attuali e "uscite dall’agenda della politica capitolina sono l’inaccessibilità di Roma dal punto di vista della mobilità e dell’autonomia e il tema angosciante del Dopo di noi, su cui manca qualsiasi prospettiva. Con l’incontro di oggi – ha concluso De Luca – vogliamo rimettere al centro del dibattito romano la disabilità e il sociale in genere". (cl)

Fonte: SuperAbile.it

18/03/2012