Disabilità, 80 milioni di cittadini europei non accedono ai siti web

Disabilità, 80 milioni di cittadini europei non accedono ai siti web

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Il Parlamento europeo vuole una legge che obblighi le organizzazioni del settore pubblico a rendere accessibili a tutti i propri siti e i propri servizi: ieri il voto sul tema. Maurizio Molinari, giornalista cieco dalla nascita, spiega i contenuti delle norme in un video

ROMA – Ottanta milioni di cittadini europei con disabilita’ devono poter accedere ai siti web che offrono i servizi pubblici. Questo il tema su cui ha votato ieri il Parlamento europeo. Maurizio Molinari, giornalista cieco dalla nascita e addetto stampa per l’Italia al Parlamento europeo, ha deciso di spiegare i contenuti delle norme in un video .

“Se non avessi avuto un computer dotato di tecnologia assistita – dice Molinari – non avrei potuto essere qui oggi a svolgere il lavoro che faccio, né diventare giornalista”. Maurizio e’ infatti a Strasburgo per seguire la sessione plenaria. Purtroppo sono tanti i siti non ancora accessibili ai disabili o agli anziani e ancora molte le difficoltà che incontrano. “Non posso nemmeno pagare una bolletta online- aggiunge il giornalista-, non riuscendo ad individuare il tasto che mi consentirebbe di selezionare il periodo di competenza dei consumi effettivi”.

Il Parlamento europeo vuole quindi una legge che obblighi le organizzazioni del settore pubblico a rendere accessibili a tutti i propri siti e i propri servizi. L’eurodeputata del Gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, Dita Charanzová, continua: “Porremmo fine ad una situazione bizzarra, come quella di chiedere ai cittadini di pagare le tasse online senza pero’ rendere accessibili a tutti i siti. La legge aiuterebbe anche i dipendenti sul posto di lavoro, rendendo accessibili le informazioni della rete interna. Lo stesso vale per le madri che vogliono seguire i siti delle scuole”. La legge potrebbe essere solo un primo passo per rendere poi accessibili anche i siti delle aziende private, e-commerce, assicurazioni e banche compresi.

Fonte: Superabile.it

31/10/2016